
LONDRA. Vince la Londra di oggi e di domani. Ha il volto pachistano di Sadiq Khan, 45 anni, deputato laburista figlio d'immigrati musulmani sbarcati in Gran Bretagna senza una sterlina in tasca, il nuovo sindaco della capitale britannica, metropoli sempre più variegata e multicolore.
Il risultato più atteso del voto amministrativo nel Regno Unito segna una svolta storica, in termini di simboli e non solo. In un panorama nel quale per il resto il Labour anti austerity di Jeremy Corbyn, sotto il tiro incrociato della fronda interna e dei media, mette a segno uno 'score' in chiaroscuro: malissimo nell'ex roccaforte scozzese; meglio del previsto in Inghilterra e Galles, tanto da completare in extremis un inatteso controsorpasso in percentuale nazionale sui conservatori del premier David Cameron.
Questi ultimi possono a loro volta salutare l'avanzata in Scozia, dove si conferma (pur senza maggioranza assoluta) il dominio degli indipendentisti dell'Snp di Nicola Sturgeon, ma i Tory si piazzano secondi sopravanzando in seggi i laburisti per la prima volta. Più a sud rialzano la testa gli euroscettici dell'Ukip, dall'Inghilterra postindustriale depressa fino al Galles, dove la formazione di Nigel Farage 'sconfina' con un inedito bottino di 7 eletti nell'assemblea nazionale locale confermando un consenso fra il 15 e il 20% laddove non si vota col maggioritario secco: fatto tutt'altro che irrilevante - almeno sulla carta - in vista del referendum del 23 giugno sulla Brexit. Mentre qualche spiraglio di resurrezione arriva pure per i LibDem.
Come sempre quando i risultati si mescolano e i contesti si sovrappongono, ciascuno cerca di guardare al bicchiere mezzo pieno di casa sua e a quello mezzo vuoto degli avversari. Cameron esulta per "lo storico successo" scozzese di Ruth Davidson, la sua plenipotenziaria a Edimburgo, e per la debacle sul fronte nord del Labour che, punge, "è ossessionato dai sacri principi della sinistra" ma "ha perso il contatto con i lavoratori". Corbyn - messo sul banco degli imputati dai detrattori ancor prima che si cominciassero a scrutinare le schede - rivendica però alla sua barca di aver tenuto botta. Ammette il flop in Scozia, ma sottolinea le previsioni negative smentite in Inghilterra, il risultato "eccellente" in Galles (dove il Labour resta al potere pur mancando di un soffio il 50% più uno) ed evidenzia i municipi in cui l'opposizione è anzi "avanzata": a Londra e a Liverpool, come in vari centri minori.
La verità è probabilmente a metà strada. Il Labour - azzoppato negli ultimi giorni anche dal 'caso antisemitismo' - ha perso consensi rispetto alle vittoriose amministrative del 2012, mentre ne ha recuperato qualcuno sulle catastrofiche politiche del 2015. I Tory hanno fatto l'inverso. Inviso all'establishment fin dalla sua ascesa a sorpresa sulla poltrona che fu di Tony Blair poco più di otto mesi fa, Corbyn può in ogni modo far valere la conferma di pressoché tutti i Consigli comunali inglesi ereditati (appena una ventina i consiglieri perduti, meno dei Conservatori) e una quota percentuale aggregata a livello nazionale del 31% contro il 30 del partito di Cameron.
Elemento dal valore numerico relativo nel sistema britannico (con questi dati i Tory manterrebbero una prevalenza di seggi ai Comuni, pur perdendo l'attuale maggioranza assoluta), ma politicamente spendibile. Il vero valore aggiunto per l'opposizione arriva tuttavia da Londra, realtà a parte, ma jackpot d'indiscusso peso e prestigio. Poco importa che Sadiq Khan, il nuovo sindaco, già fedelissimo dell'ex leader Ed Miliband, non sia un corbyniano organico. La sua resta infatti una vittoria targata Labour, una svolta dopo 8 anni di potere del carismatico conservatore Boris Johnson. Khan, il figlio dell'autista pachistano di bus cresciuto in una casa popolare, ha battuto nettamente il conservatore Zac Goldsmith, erede di una dinastia miliardaria di banchieri e aristocratici, figlio del finanziere sir James Goldsmith e di lady Annabel Vane-Tempest-Stewart, regina dei salotti e della vita notturna londinese.
A Goldsmith non è servito schierarsi al fianco del popolare Johnson nella campagna referendaria anti-Ue, né abbandonare l'aplomb da gentlemen per cavalcare - con toni ai limiti del razzismo, secondo le voci critiche - la paura del sindaco "islamico". Khan lo ha spazzato via, ma non è solo il primo 'mayor' musulmano che rompe un tabù: può essere il sindaco di tutti i nuovi venuti, gli outsider e i dimenticati di una megalopoli che - con il suo scintillio e le sue contraddizioni - si nutre del loro lavoro. Una città in cui gli anglosassoni bianchi non superano oggi il 45% e senza la cui spinta, senza i cui soldi (speculazioni incluse) la vecchia Inghilterra non sarebbe ormai se non una nazione insulare di media grandezza in declino.
"Ha vinto la speranza contro la paura, l'unità contro la divisione". Così il neosindaco di Londra, Sadiq Khan, a margine della sua proclamazione ufficiale di stanotte, seguita fra l'altro dalle congratulazioni e dagli auguri del sindaco uscente conservatore Boris Johnson.
"La paura non ci rende più sicuri, ci rende più deboli - ha insistito l'esponente laburista - e la politica della paura semplicemente non e' benvenuta nella nostra città". Durante la campagna elettorale, Khan era stato additato come frequentatore di "estremisti" sia dal suo rivale conservatore Zac Goldsmith, sia dal premier David Cameron, anche se poi si era scoperto che un predicatore indicato fra queste presunte frequentazioni risultava essere sostenitore degli stessi Tory.
A quelle accuse, Khan aveva già risposto allora con sdegno, negandole decisamente, denunciando il rischio di messaggi "razzisti" in una metropoli multietnica di 8,6 milioni di persone come Londra e presentandosi così: "Un britannico musulmano che combatterà gli estremisti".
12 Commenti
Francesco
07/05/2016 09:12
Sono felice di questo perché esemplare !
Mario Rossi
07/05/2016 09:23
...ha inizio l'islamizzazione....primo sindaco musulmano nella vecchia Londra. Chi l'avrebbe mai detto?... Questo è solo l'inizio....
Maurizio
07/05/2016 11:42
Tu hai qualche problema.... Immagino che da cattolico segui attentamente le parole del Papa sui migranti..... Ah dimenticavo.... la religione è sempre a convenienza....
Piero
07/05/2016 10:08
Le follie europee speriamo che in Italia non succeda ci manca solo questo
Angelo 2
07/05/2016 11:42
PIERO,Sarebbe certo meglio di un cristiano (di nome, ma non di fatto) che ci ha governato a modo suo rovinandoci con i vitalizzi, con " inciuci " e altro. Ti prego, inoltre, di non scordare che islamici cristiani ed israeliti adoriamo tutti lo stesso DIO.
Maurizio
07/05/2016 11:44
Noi siamo terzo mondo grazie a gente come te.... Se conoscessi Londra, la Gran Bretagna e il nuovo sindaco forse parleresti differentemente... anzi no.... scusa, hai ragione.... diresti esattamente le stesse cose insensate.
Carlo
07/05/2016 11:25
E' certamente una ottima persona e sarà sicuramente un ottimo sindaco, ma non condivido l'analisi. Khan non vince perché "ha vinto la speranza contro la paura, l'unità contro la divisione". Khan vince semplicemente perché ormai la maggior parte degli elettori londinesi non sono inglesi cattolici/anglicani/ protestanti o laici: sono invece immigrati di altre religioni, culture e nazionalità. È la maggioranza vince. Questione di numeri. Tutto qui. Se fosse dipeso dai londinesi "DOC" Khan, che ripeto, sarà un ottimo sindaco, non sapremmo neanche chi è.
caronte
07/05/2016 11:54
Bravo!!
Nick
07/05/2016 15:08
La migrazione non e' un male, ma spesso una necessita'. Basti ricordare i milioni di siciliani emigrati nel mondo
noislam
07/05/2016 15:57
@nick. Non andavamo a tagliare teste e a farci esplodere
Carlo
07/05/2016 16:04
Caro Nick, purtroppo, non credo che sia come tu dici. Alla fine dell'800, quando come tu ricordi, i siciliani emigrarono negli Stati Uniti o altrove, vi era una domanda di lavoro formidabile. Le imprese americane assumevano, assumevano ed assumevano. La forza lavoro non bastava mai e gli emigrati erano sempre meno di quelli che servivano all'industria. Oggi il mondo è totalmente cambiato. L'Europa non ha minimamente bisogno di immigrati. La tecnologia ha soppiantato "tutti" i lavori umili eliminando le catene di montaggio umane. In agricoltura vi sono oggi macchine che, da sole, sostituiscono anche duemila persone. La disoccupazione nei prossimi anni, per via della tecnologia, aumenterà sempre più. Inutile nasconderlo. Anche il lavoro qualificato subirà grandi perdite, ma è l'unico che si salverà. Il lavoro "non qualificato" invece non ha speranze. Nessuno o quasi nessuno degli immigrati che sbarcano quotidianamente troverà più un vero lavoro (salvo riqualificazione). I siciliani che emigrarono negli USA venivano assunti in massa alla general motors o altrove su semplice domanda. Oggi alla Fiat non assumono certo gli immigrati africani. Licenziano semmai pure quelli italiani. Gli immigrati rappresenteranno solo un problema sociale. Possiamo poi discutere del profilo umanitario, se sia giusto, respingere, accogliere, aiutare, ecc., ma non raccontiamoci balle. Non c'è per l'Europa alcuna "necessità" di immigrazione, ma solo pesanti, pesantissimi oneri sociali.
Nico
07/05/2016 23:50
@noislam: solo un ignorante puo' confonnere i migranti con i terroristi
Nico
07/05/2016 23:58
@Carlo: ammesso e non concesso che la tua analisi sia giusta (e ci sarebbe molto da discutere per esempio su integrazione e criminalita' dei siciliani in America) bisogna allora chiedersi quanto sia giusta una societa' che crea sempre maggiori diseguaglianze, sempre meno lavoro e sempre lavoro precario e sempre piu' poveri. Chi si avvantaggia di questo presunto sviluppo tecnologico ed economico?
Leicester Bangs
07/05/2016 12:48
Ha vinto perche' ha proposto un piano per i bisogni dei Londinesi (casa e traffico) mentre il suo oppositore ha basato la sua campagna sul fatto che Khan era musulmano.
Salvo
07/05/2016 14:56
Come dice il Papa nero , Bergoglio, questo è un dono. Sarà un dono un sindaco islamico a Parigi, a Madrid, a Roma, a Bruxelles a ....... e magari pure in Vaticano . Che il prossimo dono sia la sharia , specie per i laici avanguardisti ?
Nico
07/05/2016 15:11
Si definisce religione il credere a qualcosa che nessuno vede e nessuno puo' dimostrare che esista
noislam
07/05/2016 15:56
Prepariamocci a difenderci dai musulamni e da tutti i buonisti occidentali filo islamici!!!
Nico
07/05/2016 23:58
@prepariamoci a difendere dall'ignoranza e dal razzismo
Giuseppe
07/05/2016 17:40
Al contrario di molti cattolici tradizionalisti, dei leghisti e delle destre, il sindaco musulmano di Londra e' favorevole ai diritti delle coppie di fatto, alle nozze gay, a molte conquiste laiche. ben venga un politico cosi' aperto e laico anche in italia
Giuseppe
07/05/2016 17:42
Signor Salvo, nemmeno sa che Khan si oppone ad ogni integralismo (di qualunque religione) e ad ogni oscurantismo! parlate e scrivete senza conoscere nulla in merito alle persone di cui parlate e scrivete. informarvi vi costa troppo????
Giuseppe
07/05/2016 17:43
per il signor noislam: scommetto la qualunque che il musulmano Khan e' molto piu' aperto, laico, moderno e favorevole ai diritti civili di gente come lei.
Giuseppe
07/05/2016 17:44
Qualche lettore preferisce forse i sindaci mafiosi che governavano a Palermo tanti anni fa? o i sindaci corrotti che hanno governato in mezza italia? scandalizzatevi di questo, non di un sindaco perbene musulmano e onesto come Khan
Sebastiano
07/05/2016 20:41
Ma dove è scritto che l'alternativa sia fra il sindaco corrotto/mafioso, da una parte, ed il sindaco musulmano, dall'altra? Che ragionamento idiota è mai questo? La scelta qui era fra un sindaco musulmano laburista e perbene ed un altro conservatore cattolico e sicuramente altrettanto perbene.