IL CAIRO. Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha espresso "preoccupazione" per dichiarazioni date "in più occasioni" da Paolo Gentiloni sulla morte di Regeni. Lo riporta l'agenzia ufficiale egiziana Mena citando il capo della diplomazia del Cairo. "Sono preoccupato perché questi commenti non riflettono i comuni interessi dei due Paesi o l'ampiezza della collaborazione offerta" dall'Egitto sul caso, ha aggiunto il ministro egiziano ribadendo che si "continuerà a informare l'Italia degli sviluppi con trasparenza e onestà". "Ho seguito con preoccupazione le dichiarazioni fatte ripetutamente dal ministro degli Esteri italiano in più di un'occasione nell'ultimo periodo", ha detto Shoukry alla Mena. "Sono preoccupato perché questi commenti non riflettono i comuni interessi dei due Paesi o l'ampiezza della collaborazione offerta dalla parte egiziana in questo caso", ha ribadito sottolineando che "l'Egitto continuerà ad informare la parte italiana degli sviluppi del caso in piena trasparenza e onestà"
Un nuovo vertice tra investigatori romani e del Cairo che indagano sull'omicidio di Giulio Regeni si terrà nei prossimi giorni nella capitale egiziana. L'invito a funzionari del Ros e dello Sco per fare un punto della situazione è arrivato dal procuratore generale della repubblica araba d'Egitto Ahmed Nabil Sadeq. La partenza della delegazione italiana è prevista per il fine settimana.
Intanto i tabulati di alcuni dei 13 cittadini egiziani ritenuti di interesse per gli inquirenti romani che indagano sull'omicidio di Giulio Regeni sono stati consegnati alla procura dai magistrati del Cairo. A procedere all'invio degli atti, nell'ambito della seconda rogatoria inoltrata da piazzale Clodio il 14 aprile scorso, è stato il procuratore generale della repubblica araba d'Egitto Ahmed Nabil Sadeq.
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