WASHINGTON. Cellule dormienti anche in Italia, Germania e Inghilterra che preparano attacchi terroristici. L'allarme arriva dagli Usa e da una delle voci più informate ed autorevoli, lo zar dell'intelligence James Clapper, che vede la minaccia dell'Isis concretizzarsi ormai oltre la Francia e il Belgio e con gli 'architetti della paura' determinati più che mai a fare leva sulla crisi dei migranti in Europa per i propri scopi. Parole che non trovano però riscontro negli ambienti dei servizi italiani, che ridimensionano sottolineando come non ci sia alcun nuovo allarme né indicatori concreti, sebbene si riconosca l'elevata esposizione al rischio dell'Italia, anche perché sede del Vaticano.
Segnalazioni da servizi collegati su possibili minacce arrivano con frequenza, stando alle fonti dell'intelligence italiana: esse vengono valutate attentamente dal Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa) ma finora, assicurano, non ci sono evidenze di attacchi pianificati. "Non c'è alcun riscontro", interviene subito anche il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, al termine dell'audizione del capo della polizia, Alessandro Pansa.
"Tutti i Paesi dell'Occidente - ricorda Stucchi - sono nel mirino ed è facile pensare che lo sia anche l'Italia, ma non ci sono indicazioni su una minaccia specifica o sulla pianificazione di un attentato". Sono in media 120-130 i warning che ogni mese vengono valutati dagli organismi di sicurezza italiani. Lo stesso capo della Polizia - a quanto si apprende - ha riferito che sarebbero stati fatti accertamenti e ci sarebbe stata una ricerca di maggiori informazioni in seguito all'allarme Usa. "C'è un attento monitoraggio - spiega ancora Stucchi - sui possibili collegamenti di chi sta in Italia con terroristi di altri Paesi ed anche di chi fa propaganda per l'Isis".
Così si frena anche sui dubbi sollevati in questo senso dalla decisione di chiudere lo spazio aereo di Roma il primo maggio. Non dovuta a specifici allarmi terrorismo, ma una misura di sicurezza adottata nel caso di grandi assembramenti, si apprende da fonti di sicurezza. Misura già adottata in passato e che in questo caso tiene conto del fatto che domenica a Roma si terranno contemporaneamente l'Angelus del papa in piazza San Pietro e il tradizionale Concertone del primo maggio.
Resta tuttavia quanto affermato da Clapper in un colloquio con la stampa organizzato dal Christian Science Monitor, in quanto è la prima voce di questo livello tra Usa ed Europa a parlare pubblicamente di una minaccia così estesa e capillare in Europa, sebbene in molti tra esperti e addetti ai lavori mettano ripetutamente in evidenza che è impossibile sapere quale sarà il prossimo bersaglio. Clapper spiega in questi termini anche le richieste spesso enfatizzate da Washington per promuovere una maggiore condivisione di informazioni tra le intelligence, e di questo si è discusso in un incontro due settimane fa tra esperti europei e una delegazione americana guidata dallo stesso direttore della National Intelligence.
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