Mercoledì 18 Dicembre 2024

Gli Europei di calcio 2016 nel mirino dei terroristi di Bruxelles

BRUXELLES. Altri due presunti terroristi , Smail F. e Ibrahim F, sono stati incriminati in relazione agli attentati di Bruxelles del 22 marzo. I due avrebbero affittato l'appartamento di Etterbeek oggetto della maxi-operazione di polizia di sabato scorso e risultato essere il secondo covo usato dai terroristi, oltre a quello di Schaerbeek scoperto il giorno stesso degli attacchi grazie alla testimonianza del tassista che portò il commando kamikaze all'aeroporto. Dall'appartamento di Etterbeek sono invece partiti Osama Krayem, arrestato venerdì scorso, e Khalid El Bakraoui per compiere la strage alla stazione di Maalbeek della metropolitana. La cellula jihadista di Bruxelles voleva colpire di nuovo la Francia prima degli Europei di calcio, in programma dal 10 giugno, e così costringerla ad annullarli. E' quanto emerge dal file audio scoperto nel computer che uno dei due kamikaze dell'aeroporto, Ibrahim El Bakraoui, gettò in un cestino dei rifiuti prima dell'attacco all'aeroporto di Zaventem del 22 marzo. La registrazione di 16 minuti e 8 secondi è stata ottenuta da Bfm Tv: una discussione con quello che fonti di polizia considerano un "mandante" che parlava dalla Siria. Rivela che l'artificiere Najim Laachraoui aveva preparato in 10 giorni un quintale di esplosivo Tatp. E confermerebbe la confessione dell' "uomo col cappello", Mohamed Abrini, che dopo l'arresto di venerdì scorso aveva detto che la cellula era entrata in azione in anticipo sui tempi temendo di essere neutralizzata dopo l'arresto di Salah Abdeslam, avvenuto il 18 marzo. Perché El Bakraoui insisteva di volersi focalizzare sulla Francia, lasciando al Belgio il ruolo di base arretrata, e puntava sull'effetto anche economico di un attacco a poche ore da Euro2016: "Per loro sarà una vera vergogna. Si tratta di una grossa perdita finanziaria e servirà loro da lezione". In Europa potrebbe essere già tornato anche Younes Abaaoud, il fratello minore di Abdelhamid Abaaoud, la 'mente' della strage di Parigi che lo portò con sé in Siria due anni fa, quando Younes ne aveva appena 13. Secondo l'agenzia Belga, che cita "documenti Interpol" ripresi dai media, il quindicenne Younes avrebbe intenzione di vendicare il fratello ucciso dalle teste di cuoio francesi a Saint Denis cinque giorni dopo le stragi del 13 novembre. Il 18 febbraio scorso avrebbe inviato alla sorella un sms in cui annunciava che sarebbe arrivato entro 10 ore.

leggi l'articolo completo