NEW DELHI. Squadre di soccorritori indiani coordinate dal genio militare hanno lavorato per tutta la notte a Kolkata (la vecchia Calcutta) per rimuovere le macerie del segmento di cavalcavia in costruzione abbattutosi improvvisamente al suolo ieri, con un bilancio ancora provvisorio di 24 morti, 85 feriti e 25 dispersi. Secondo la tv XNews, decine di persone sono state estratte ancora vive grazie anche a rilevatori termici che hanno facilitato la localizzazione dei corpi intrappolati. Il direttore generale della Forza nazionale di risposta alle catastrofi (Ndrf), O.P. Singh, ha dichiarato stamani che «i soccorsi sono ormai giunti alla fase finale» e che «la possibilità di trovare ancora dei superstiti sotto il cemento armato e l'acciaio è molto remota». Le tv indiane sottolineano che un segmento del cavalcavia, in cemento armato e acciaio, si è accasciato su un gran numero di veicoli che passavano o stazionavano sotto di esso. Centinaia di soccorritori sono impegnati in una corsa contro il tempo per cercare di salvare decine di persone rimaste intrappolate sotto tonnellate di cemento armato ed acciaio di un segmento di 150 metri di un cavalcavia in costruzione. Non c'è un bilancio ufficiale delle vittime (da quattro a 10 morti per i media), ma secondo testimoni oculari, «150 persone erano sotto il cavalcavia al momento del crollo», a bordo di autobus, automobili e risciò a motore.