PARIGI. Un progetto di attentato sul suolo francese "allo stadio avanzato" è stato sventato oggi nella banlieue nord di Parigi, ad Argenteuil, con l'arresto di un uomo. E' stato lo stesso ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, ad annunciarlo in serata escludendo al momento "collegamenti" con gli attentati di Bruxelles o del 13 novembre a Parigi. L'operazione è durata diverse ore.
Prima è scattato l'arresto dell'uomo, poi una serie di perquisizioni nel centro di Argenteuil, nell'abitazione dell'individuo fermato, presunto terrorista ai vertici di un'organizzazione sulla quale al momento non sono stati forniti particolari. La zona è stata transennata, l'intero edificio evacuato e un importante dispositivo di polizia e artificieri è intervenuto mentre una cinquantina di abitanti della zona erano tenuti a debita distanza dall'area delle operazioni. Perquisito tutto il condominio e il garage, con l'aiuto di cani antiesplosivo.
In zona, insieme con gli artificieri, sono confluiti diversi camion e blindati della polizia. "Questa operazione - ha spiegato Cazeneuve alle 22:30 nel cortile del ministero dell'Interno - fa seguito a un arresto importante compiuto in mattinata". Un arresto, ha precisato il ministro, "che ha consentito di sventare un progetto di attentato in Francia che era ormai ad uno stadio avanzato".
Dell'uomo arrestato si sa soltanto che è di nazionalità francese. E' sospettato di essere "coinvolto ad un livello alto in questo progetto. Si muoveva ai vertici di un'organizzazione terroristica che progettava di colpire il nostro Paese", ha precisato Cazeneuve. "Nessun elemento tangibile - ha continuato - consente di collegare questo progetto agli attentati di Parigi e di Bruxelles".
Il ministro ha sottolineato che "l'operazione è stata frutto di un'inchiesta minuziosa condotta da diverse settimane, nella quale sono stati mobilitati importanti mezzi di sorveglianza fisica e tecnica, oltre a una stretta e costante cooperazione fra i servizi europei". Secondo l'emittente iTelé, l'uomo fermato era ben noto ai servizi di informazione e sarebbe stato già condannato all'estero per i suoi legami con organizzazioni terroristiche. Le indagini sono state condotte dai servizi diretti da un giudice istruttore della procura antiterrorismo. Cazeneuve ha tenuto a ricordare che "75 persone collegate ad attività terroristiche sono state fermate in Francia dall'inizio del 2016. Fra loro, 37 sono state denunciate e 28 arrestate".
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