Salah accetta l'estradizione in Francia. "Prima dell'arresto preparava un attacco a Bruxelles"
ROMA. Salah Abdeslam stava organizzando insieme ad altri due complici - Mohamed Belkaid e Amine Choukri - un attacco a colpi di kalashnikov per le strade di Bruxelles, mentre il gruppo di terroristi partito dal covo di Schaerbeek avrebbe dovuto farsi saltare in aria mettendo così in atto un piano analogo a quello di Parigi. Ne danno notizia i media belgi. La sparatoria avvenuta nel covo di Forest, nel corso della quale è stato ucciso Belkaid, ha di fatto impedito l'attuazione del piano nella sua interezza. SI' ALL'ESTRADIZIONE. Salah Abdeslam accetta l'estradizione e vuole tornare in Francia "il più presto possibile". Lo ha detto il suo avvocato Sven Mary, secondo quanto riportano i media internazionali. Salah Abdeslam non ha partecipato di persona, come inizialmente previsto, all'udienza di oggi presso la Camera di Consiglio di Bruxelles per confermare il suo arresto e quello di molti altri sospetti legati ai fatti di Parigi, tra cui i due uomini presi assieme a lui Amine Choukri, Abid Aberkane. Salah è rappresentato dal suo avvocato Sven Mary, che è arrivato dai giudici intorno alle 9. L'udienza è stata poi rinviata al 7 aprile. Dagli attentati di Bruxelles "Salah è rimasto muto" davanti agli inquirenti: ha sottolineato il suo avvocato, Sven Mary, ai media fuori dalla Camera di Consiglio di Bruxelles che oggi deve confermare l'arresto di Salah. "Penso che voleva prima vedermi, perché ha avuto la visita degli inquirenti martedì e voleva prima vedermi", ha detto l'avvocato. Salah Abdeslam "non sapeva" degli attentati di Bruxelles, ha detto ai giornalisti l'avvocato, secondo quanto riportato dai media internazionali Intanto giunte la notizia che Mary è stato aggredito da uno sconosciuto, che lo accusava di difendere un terrorista. Lo riferisce Le Soir. Il legale, che ha "avuto la meglio" sullo sconosciuto, ha comunque deciso di chiudere il proprio ufficio per salvaguardare i suoi collaboratori.