PALERMO. Ore di paura e angoscia per i tantissimi siciliani che vivono a Bruxelles. Momenti drammatici per deputati europei e collaboratori che transitano quotidianamente nella zona colpita dall’attentato terroristico. “Vedere le immagini che arrivano dall'aeroporto – dice Michela Giuffrida, europarlamentare del Pd - dalla sala partenze attraversata centinaia di volte, dalla metro che è a soli 200 metri dal Parlamento europeo e dalla sede della Commissione, fa venire i brividi. La città è paralizzata, il cuore delle Istituzioni europee sotto assedio. Spero, prego, che il bilancio delle vittime non salga. Solo per caso oggi non ero in quell'aeroporto”. Su Facebook le rassicurazioni di chi sta bene. “Stiamo facendo la conta della nostra delegazione e tutti gli assistenti e collaboratori del gruppo – racconta Ignazio Corrao dei Cinque Stelle - Sembra che stiano tutti bene. Sento sirene a tutto volume e un clima infernale. Mi sono bloccato dentro casa, abito nella zona delle istituzioni che al momento è sotto assedio”. Rassicurazioni anche da Salvo Pogliese di Forza Italia: “Sono a Bruxelles ma sto bene. L'Europa non può e non deve cedere al terrorismo”. Chiusa in casa anche la giornalista Alma Torretta: “Dovevo prendere la metro ma hanno bloccato tutta la rete”. In ansia Alessandro Balsamo, oggi segretario particolare dell’assessore regionale alle Attività produttive e collaboratore storico di Crocetta: “Forse stanno vincendo, perché ci mettono paura – scrive sul web -. Con il cuore nella città dove ho vissuto tre anni bellissimi e spensierati. Senza paura”. La sede della Regione siciliana a Bruxelles si trova in Rue Belliard, vicinissima al luogo dell’attentato, nel cuore del quartiere europeo. I telefoni squillano a vuoto ma i dipendenti sarebbero al sicuro. Da Palermo fanno sapere che il dirigente dell’ufficio di Bruxelles, Vincenzo Falgares, si trova impegnato in città in alcune riunioni. Rassicurazioni anche sugli altri funzionari che comunque, dicono, sono “molto scossi dall’accaduto”. Giovanni La Via, presidente della Commissione Ambiente, sanità e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, racconta: "Io sono arrivato ieri mattina, e sarei dovuto ripartire stasera. Ma stamattina, nonostante tutto, abbiamo rispettato l'agenda dei lavori. Le commissione Envi si è riunita per dei voti importanti, come previsto: noi continuiamo a lavorare. E’ questo il nostro “no” al terrorismo. Drammatico anche il racconto di Luigi Sunseri, al lavoro al Parlamento europeo con i Cinque Stelle: "A tutti gli amici -scrive su Facebook - è molto difficile ricevere o chiamare, le linee sono sovraccariche. Whatsapp funziona! Per qualsiasi cosa, sentiamoci lí. Sto ricevendo tantissimi messaggi e voglio rassicurare tutti che io e tutti i colleghi del M5S Europa stiamo bene. La situazione è terribile. Chi è dentro il Parlamento non può uscire. E comunque non si può uscire da Bruxelles neanche in macchina. Aeroporti e stazioni ovviamente chiusi. Purtroppo il bilancio dei morti e feriti sale minuto dopo minuto". Il funzionario regionale Giovanni Sarri, in servizio presso la sede di Bruxelles, conferma che “stiamo tutti bene, siamo venuti in ufficio presto e la prima notizia è stata quella dell’attentato. La fermata della metro dista circa 200 metri dalla sede dell’ufficio regionale. L’esplosione non è stata sentita, ma la città è sotto assedio, si sentono sirene di continuo, elicotteri. I trasporti sono stati bloccati. C’è un coprifuoco di fatto. Prudenzialmente restiamo in ufficio fino a quando non ci sarà possibilità di tornare a casa”.