BANGKOK. Aung San Suu Kyi farà parte del nuovo governo birmano, anche se non è ancora chiaro in quale forma. Lo conferma la lista dei 18 ministri presentata oggi dall'esecutivo di Htin Kyaw al Parlamento, nel quale il nome della «Signora» è il primo in una lista che comprende solo uomini più il premio Nobel per la Pace. L'elenco non specifica l'attribuzione dei 21 ministeri. Secondo le indiscrezioni rilanciate dai media birmani, a Suu Kyi andrebbe però più di un dicastero, a partire da quello degli Esteri. La lista contiene solo i nomi dei 18 ministri, mentre le deleghe saranno distribuite in un secondo momento. Aung san Suu Kyi, ex dissidente che per decenni si è battuta per una svolta democratica in Myanmar, dovrebbe comunque ottenere un posto di prestigio nel governo formato dal suo fedelissimo divenuto presidente. Un ruolo, questo, che sarebbe dovuto toccare a lei dopo la schiacciante vittoria del suo partito alle elezioni di novembre, ostacolato però da un blocco costituzionale. Secondo alcuni analisti, tuttavia, il Nobel per la pace potrebbe preferire un dicastero poco impegnativo, per poter conservare i suoi ruoli di parlamentare e leader del suo partito.