Lunedì 23 Dicembre 2024

Algeria, sventato attacco all'impianto petrolifero Statoil

COPENAGHEN. Un impianto di gas in Algeria è stato «colpito da esplosivi sparati dall'esterno». Lo annuncia il colosso petrolifero norvegese Statoil. Non si hanno al momento notizie di eventuali vittime, scrive la Statoil in un comunicato. L'attacco si è verificato presso la Salah Gas a Krechba, a circa 1.200 chilometri a sud di Algeri, nel deserto del Sahara. La Statoil, che ha sede a Stavanger, insieme con l'azienda locale con cui ha fatto la joint-venture, hanno messo in moto i meccanismi di riposta di emergenza ad Hassi Messaoud. L'azienda norvegese è riuscita a mettersi in contatto con i suoi tre dipendenti a Krechba, stanno bene e non sono stati feriti. Nel gennaio 2013 un gruppo affiliato ad al Qaida aveva attaccato il complesso di Ain Amenas, sempre in Algeria. Dopo quattro giorni, l'esercito algerino aveva lanciato un attacco. Almeno 37 ostaggi, la maggior parte di loro lavoratori stranieri, sono morti. Intanto, l'esercito algerino ha sventato un attacco contro l'impianto di gas di Krechba, in Algeria, contro il quale terroristi verosimilmente legati ad al Qaida hanno tirato tre colpi di mortaio all'alba di oggi, ma non sono riusciti ad entrare nel comprensorio. Lo scrive il sito indipendente Algèrie-Focus, secondo cui i terroristi non sarebbero stati ancora catturati e non ci sarebbero al momento vittime. L'attacco si è verificato poco dopo le sei del mattino ora locale, contro l'impianto gestito da British Petroleum, Statoil e l'algerina Sonatrach, scrive Algèrie-Focus. Tre colpi di mortaio sarebbero stati sparati da un gruppo armato contro le installazioni, dove lavorano un centinaio di persone, tra ci numerosi stranieri. Secondo il sito, l'esercito algerino è intervenuto tempestivamente, respingendo i jihadisti e impedendo ai terroristi di penetrare nell'impianto di gas. Le forze algerine non avrebbero ancora neutralizzato i terroristi e le operazioni di ricerca sarebbero ancora in corso.  

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