WASHINGTON. Per la prima volta dall'inizio della campagna elettorale presidenziale, il frontrunner repubblicano Donald Trump è stato costretto ieri a cancellare un raduno a Chicago, rinviandolo ad altra data, per motivi di sicurezza, dopo che molti suoi contestatori erano entrati nell'arena dove era atteso per un comizio. La decisione, resa nota dal suo staff, è stata presa dopo un incontro tra Trump e le forze dell'ordine. L'annuncio dell'annullamento del comizio è stato accolto con rumorose grida di gioia dai contestatori. «Abbiamo fermato Trump! Abbiamo fermato Trump!», hanno gridato. «Razzisti, tornatevene a casa!», hanno scandito verso i sostenitori del magnate, che hanno replicato: «Vogliamo Trump, vogliamo Trump». Finora nessun confronto fisico tra i due campi. In precedenza decine di dipendenti dell'Università dell'Illinois, dove era previsto l'evento, avevano chiesto all'amministrazione dell'ateneo di cancellarlo nel timore che potesse creare «un clima ostile e fisicamente pericoloso» per gli studenti.