SYDNEY. I favorevoli al cambiamento affermano che la bandiera attuale è troppo simile a quella dell'Australia, che anche porta l'Union Jack e mostra cinque stelle anzichè quattro nella Croce del Sud, e che rappresenta un retaggio coloniale che è ora di lasciare indietro. La Nuova Zelanda fa parte del Commonwealth e rimane una monarchia sotto la corona britannica. E i sostenitori dell'attuale bandiera, in prima linea l'Associazione Reduci, ricordano che i neozelandesi hanno combattuto e sono morti sotto di essa per generazioni, e affermano che il cambiamento sarebbe un affronto alla loro memoria. Il primo ministro conservatore John Key favorisce apertamente il disegno della felce argentata, di cui porta il distintivo sul risvolto della giacca. Vuole una nuova bandiera che rifletta una propria identità per la nazione e ha detto a Radio New Zealand che questa è un'occasione unica nella vita di votare una nuova bandiera: «Se i neozelandesi non votano ora per il cambiamento, non avranno un'altra opportunità, finchè non diventeremo una repubblica». È contraria invece al cambiamento l'opposizione laburista, che pure aveva proposto di cambiare la bandiera durante la campagna elettorale del 2014.