Lunedì 23 Dicembre 2024

L'attesa frenetica dei familiari per il rientro di Calcagno a Piazza Armerina: "Torno presto"

Filippo Calcagno prima della cattura in LIbia e dopo la liberazione

PIAZZA ARMERINA. «State tranquilli, torno presto». È il messaggio che in più telefonate Filippo Calcagno, 65 anni, uno dei tecnici della Bonatti liberati in Libia, ha fatto alla sua famiglia, a Piazza Armerina, nell'Ennese. Lo riferisce la nuora, Ivana, che parla di «nuovo giorno». Sul rientro dice che loro «non sanno ancora tempi e modalità», né se lo aspetteranno a casa o se andranno, eventualmente, a Ciampino (Roma), dove potrebbe atterrare il volo proveniente dalla Libia. «Sicuramente oggi per noi è un nuovo giorno, ma la nostra è una felicità spezzata perchè il nostro pensiero costantemente va alle famiglie dei due colleghi di Filippo che non potranno riabbracciare i loro cari», dice la nuora Ivana. «Finalmente siamo riusciti un poco a dormire - aggiunge - rispetto ai mesi passati nell'angoscia ad aspettare». E ricostruisce un particolare legato al suo viaggio di nozze con suo marito Gianluca: il suocero era rientrato per partecipare al matrimonio, poi era ripartito per la Libia dove è stato sequestrato alcuni giorni dopo. «Io e Gianluca - ricorda - eravamo in viaggio di nozze a New York da tre giorni e siamo rientrati subito a casa. Sono stati mesi terribili. Adesso siamo in attesa frenetica per poterlo vedere il più presto possibile. E anche lui non vede l'ora di tornare a casa dalla sua famiglia». Ha telefonato ai suoi cari anche Gino Pollicardo, il tecnico della Bonatti liberato insieme al collega Calcagno. Nel colloquio con la moglie Ema e con il figlio Gino junior, riferiscono persone vicino alla famiglia, Pollicardo ha detto: «Non piangete più, sto bene e presto sarò a casa». A casa Pollicardo continuano le visite dei cittadini di Monterosso che così vogliono condividere la gioia del momento dopo lunghi mesi di angoscia. Una amica della moglie di Pollicardo ha anche portato delle rose.

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