LOS ANGELES. Obiettivo sensibile. Quella che per quasi tutti è la grande festa del cinema americano, per gli addetti alla sicurezza rappresenta un immane lavoro di intelligence e prevenzione, che ha richiesto mesi e mesi di preparazione e, sul campo, centinaia di uomini fra agenti federali, nazionali e locali. La sicurezza agli Oscar è sempre stata considerata importante, ma mai come quest'anno l'imponente macchina della polizia si è mossa così su larga scala. I fatti di San Bernardino, quando nel dicembre scorso morirono 14 persone per un attentato di matrice islamica, hanno provato, se ce ne fosse bisogno, che anche la California può essere un obiettivo terroristico anche se, da parte della polizia arriva la rassicurazione: "Non ci sono informazioni di una possibile minaccia sugli Oscar". Nonostante questo le misure prese sono davvero imponenti, oltre alle centinaia di agenti, ci saranno uomini dello SWAT team, con equipaggiamento anti-proiettile, cani addestrati per la rilevazione olfattiva di materiale esplosivo e equipaggiamenti di sorveglianza particolarmente sofisticati. E così, muoversi domenica nell'area che circonda il Dolby Theater sarà difficile. Chi entrerà dovrà passare tre porte di sicurezza, in tre distinte aree concentriche sempre più strette, con metal detector e poliziotti che procederanno a perquisizioni anche fisiche. Il pubblico e i turisti saranno tenuti lontani dall'area e, a scoraggiare i curiosi, provvederà anche l'enorme tendone che quest'anno coprirà tutto il tappeto rosso. Doveva essere una protezione contro le piogge previste per l'arrivo del fenomeno meteorologico El Nino, ma le previsioni hanno sbagliato, il sole e il caldo faranno compagnia alle star sul tappeto e il tendone servirà solo a tenere lontani i curiosi e eventuali malintenzionati. "Il nostro obiettivo è quello di proteggere un patrimonio molto importante, l'industria del cinema che è una delle fonti di esport più importanti per il nostro paese", ha detto la Deputy Chief Beatrice Girmala, responsabile della sicurezza per la notte degli Oscar. Sono cambiate anche le regole di ingaggio del personale addetto alla sicurezza. Solo poliziotti e agenti privati in servizio da lungo tempo sono stati impiegati e, su questo argomento, non sono mancate le code polemiche. Nell'anno della controversia suscitata dalla mancanza di diversità nelle candidature agli Oscar, il Service Employees International Union, ovvero il sindacato degli agenti di sicurezza, ha organizzato proteste e cercato di sensibilizzare l'Academy sui diritti dei lavoratori della sicurezza. La polemica nasce dal fatto che l'AMPAS da anni ormai utilizza il servizio di vigilanza di una compagnia, la Security Industry Specialists di Culver City, già in passato accusata di discriminazioni razziali e di genere nei confronti dei suoi dipendenti. Dall'AMPAS però, nessuna risposta. Quelli che sono stati definiti "Oscar troppo bianchi", non dovranno dunque l'appellativo solo alla mancanza di diversità nelle candidature degli artisti in teatro.