NEW YORK. Gli Stati Uniti hanno condotto 20 raid aerei in Afghanistan contro l'Isis nelle ultime tre settimane. Lo riferiscono funzionari americani, secondo i quali ci sarebbero dai 1.000 ai 3.000 combattenti dell'Isis nell'est dell'Afghanistan che cercherebbero di creare basi dalle quali operare.
Il generale Wilson Shoffner, vice comandante della Missione 'Resolute Support' della Nato in Afghanistan, ha confermato che l'Isis sta cercando di stabilire un suo quartier generale operativo nella provincia orientale di Nangarhar e che militanti di questo gruppo operano in quattro o cinque distretti remoti al confine con il Pakistan. Lo riferisce oggi il portale di notizie Khaama Press.
In una teleconferenza da Kabul con i giornalisti accreditati al Pentagono, l'alto ufficiale responsabile per le Comunicazioni ha spiegato che «stiamo vedendo come l'Isis stia cercando di costituire là una base operativa» e come «le forze di sicurezza afghane abbiano ottenuto un certo successo nel contrastare questo progetto».
«Dopo aver ricevuto le autorizzazioni anche la Nato ha accresciuto gli attacchi contro questo gruppo» che, ha proseguito, «dovrebbe avere fra 1.000 e 3.000 militanti in Afghanistan».
Oltre l'esercito afghano e la Nato, anche i talebani si sono scontrati in armi con i seguaci del 'Califfò Abu Bakr al Baghdadi, soprattutto nel distretto di Achin.
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