SYDNEY. Aumenta a pieno ritmo il numero di australiani che si identificano in rete come LGBTI (lesbiche, gay, bisessuali e transgender e intersessuati) e molti utenti si dicono orgogliosi di dichiarare la propria sessualità. Lo indica un'analisi dei dati condotta dal colosso dei social media Facebook, che ha monitorato quanti dei suoi 14 milioni di utenti australiani indicano 'campi di interessè che riflettono interesse nello stesso genere, interesse in entrambi i generi e interesse a entrare in una relazione dello stesso sesso. I dati indicano che alla fine del 2015 questo numero di persone era il doppio rispetto all'inizio dell'anno. Pur non rivelando i dati, Facebook afferma che «il numero totale è aumentato sostanzialmente». Nel 2016 il tema dei matrimoni dello stesso sesso, sulla cui legalizzazione è prevista in Australia una consultazione popolare non vincolante nella seconda metà dell'anno, è stato il sesto più citato su Facebook globalmente e l'11mo in Australia. Secondo i ricercatori, i social media hanno preso slancio come piattaforma della comunità LGBTI per collegarsi e condividere. L'aumento di chi dichiara la propria sessualità su Facebook indica che è più alto che mai il numero di chi si sente a suo agio a identificarsi come LGBTI. Nel 2015 vi è stato un aumento del 20% negli utenti che cliccano 'mi piacè su pagine classificate come LGBTI, comprese le pagine che sostengono i matrimoni gay e i servizi di notizie gay. La crescita dei 'mi piacè su tali pagine ha registrato impennate durante eventi significativi come il Gay Mardi Gras di Sydney in febbraio, il referendum in Irlanda in favore dei matrimoni gay in maggio, e in giugno la decisione della Corte Suprema Usa che legalizza i matrimoni dello stesso sesso. I sostenitori delle pagine australiane LGBTI di alto profilo sono ora per oltre un quarto internazionali, provenienti da più di 250 paesi