LONDRA. Ora si conosce il nome del nuovo 'Jihadi John', il boia dell'Isis che compare in molti degli ultimi video di propaganda dello stato islamico in cui si mostra la decapitazione di prigionieri e ostaggi. Si chiama Alexanda Kotey, ha 32 anni, ed è un londinese. A smascherarlo sono stati il Washington Post, al termine di un'indagine condotta con il magazine online Buzzfeed. Kotey è uno dei membri di quel gruppo di quattro militanti dell'Isis addetti ai prigionieri in Siria. Gruppo ribattezzato col nome di 'Beatles', di cui faceva parte anche il famigreto 'Jihadi John', al secolo Mohammed Emwazi, anche lui di Londra e ucciso con un razzo lanciato da un drone a Raqqa nel novembre scorso. Kotey - di origini ghanesi e greco cipriote - è cresciuto a Shepherd's Bush, un sobborgo occidentale di Londra, ed è padre di due figli. Si è convertito all'Islam intorno ai 20 anni dopo essersi fidanzato con una ragazza musulmana, con cui decise nel 2009 di andare a Gaza con un convoglio di aiuti umanitari organizzato dall«ex deputato laburista George Galloway. Interpellato dai giornali britannici, il politico che dopo essere stato espulso dal Labouur ha fondato il suo partito, ha dichiarato di non saper nulla di Kotey. Anche perchè, ha sottolineato, »la missione fu organizzata prima della nascita dell'Isis e ne faceva parte 500 persone«. Nella capitale britannica il nuovo 'Jihadi John' frequentava la moschea di al Manaar, proprio insieme all'amico Emwazi. Entrambi facevano parte di un movimento di giovani islamici radicalizzati chiamato 'London's Boys', impegnati nella propaganda e nell'incitazione alla violenza. Un movimento legato anche agli attentati di Londra del luglio del 2005. Molti dei militanti del gruppo sono diventati 'foreign fighters' e sono rimasti uccisi in Siria e in Somalia. Kotey, soprannominato 'Ringò, si è unito agli altri 'Beatles dell'Isis a Raqqa, la capitale dello stato islamico in Siria. La gente del quartiere di Londra dove abitava lo ricorda come un ragazzo molto gentile, anche dopo la conversione, e tifoso sfegatato della squadra di calcio dei Queens Park Rangers. In realtà da anni faceva il reclutatore, anche davanti alle scuole. Almeno due gli studenti che convinse ad andare a combattere in Siria e in Iraq, entrambi morti in attacchi suicidi.