SAN PAOLO. In Brasile si sono verificati nel 2015 almeno due casi di trasmissione del virus Zika tramite trasfusione di sangue. Lo ha affermato, riportano i media locali, un esperto dell'Università di Campinas, vicino San Paolo.
«I test genetici - ha spiegato Marcelo Addas Carvalho, direttore del centro trasfusionale - hanno confermato che un un uomo che ha ricevuto una trasfusione nel marzo del 2015 è diventato infetto, anche se non ha sviluppato i sintomi».
Un altro uomo, ha aggiunto Carvalho, che ha ricevuto una trasfusione per ferite da arma da fuoco, ha probabilmente ricevuto anche il virus, anche se i test definitivi non sono ancora stati condotti. L'ipotesi di un contagio tramite trasfusione è stata presa in esame da molti paesi, compresa l'Italia, in cui i donatori che hanno soggiornato nei paesi colpiti devono aspettare 28 giorni prima di donare.
A preoccupare gli esperti è anche la possibilità di contagio attraverso rapporti sessuali. Il Cdc statunitense ha pubblicato una linea guida specifica per le donne in gravidanza, in cui si consiglia di evitare i rapporti sessuali o usare il preservativo fino alla nascita del bimbo alle donne i cui partner hanno viaggiato nei paesi interessati.
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