NEW YORK. "Sono innocente", "Mi dispiace averlo fatto", "Sono colpevole". Sono alcune delle frasi pronunciate dai detenuti prima di essere giustiziati in Texas e raccolte in uno studio 'Frontiers in Psychology' redatto dai ricercatori Sarah Hirschmueller e Boris Egloff.
I due studiosi hanno analizzato un database (dal 1982 al 2015) delle ultime parole di 407 detenuti sul punto di essere giustiziati e disponibili sul sito web del Dipartimento di
Giustizia del Texas.
Nonostante la morte imminente ciò che è emerso in modo sorprendente è che i detenuti hanno mostrato emozioni positive. «All'inizio - hanno spiegato i due ricercatori - si immagina
che i pensieri di una persona che sta assistendo alla propria morte evochino paura e ansia, visto che la morte può essere associata ad una vasta gamma di aspetti spaventosi. Tuttavia, questa situazione è caratterizzata dalla completa assenza di controllo e un totale assoggettamento agli altri che hanno il diritto di mettere fine alla propria vita».
Un detenuto,Richard Allen Masterson, venne giustiziato lo scorso 20 gennaio 2016. Il suo caso era stato seguito anche da Papa Francesco, Richard si trovò nel braccio della morte per 13 anni dopo aver ucciso un uomo soffocandolo, quando ne aveva 29. “Mandatemi in un posto migliore. Va bene, si vive o si muore in base alle scelte che si fanno. Io ho fatto le mie. Ti amo Renee, (la sua fidanzata) ti porto nel cuore. Sono pronto”.
Juan Garcia, condannato per omicidio insieme ad altre tre persone, nelle sue ultime parole si è rivolto alla famiglia della vittima. “Voglio chiedere loro di perdonarmi. Mentre ero in vita ho portato sofferenza a tutti voi. Spero che questo porti a conclusione tutto. Non ho mai voluto farvi del male”. E ancora alla sua famiglia: “Ricordate la mia promessa, sarò sempre con voi”.
Fonte: http://www.tdcj.state.tx.us/death_row/dr_executed_offenders.html.
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