SASKATCHEWAN. È un ragazzo di 17 anni l'autore della strage in un liceo di La Loche, nel nord del Canada. Lo ha reso noto la polizia. Le vittime sono due insegnanti di 21 e 35 anni e due fratelli di 17 e 13 anni. I feriti sono sette. Il killer, il cui nome non è stato ancora diffuso, viene descritto come un ragazzo silenzioso e solitario.
La tragedia in Canada è avvenuta in un remoto e tranquillo villaggio del nord del Paese, dove il ragazzo armato di fucile ha ucciso quattro persone e ne ha ferite molte altre all'interno di un complesso scolastico. Il presunto killer è stato arrestato. Tutto è accaduto all'ora di pranzo di venerdì a La Loche, a nord della cittadina di Saskatchewan, un paesino di 2.600 anime. Molte di origine indigena canadese, parte di una storica comunità nata alla fine del 1700 sulla via del commercio delle pellicce.
La polizia è stata chiamata per alcuni spari uditi alla Dane High School, all'interno della La Loche Community School, che ospita tutto il ciclo scolastico, dall'asilo al liceo. All'arrivo degli agenti, una scena terribile, con diversi corpi a terra. All'inizio si era parlato di cinque vittime, come lo stesso premier canadese, Justin Trudeau, aveva detto da Davos, in Svizzera, dove partecipa al World Economic Forum, parlando di "tragedia terribile". Poi le autorità locali hanno precisato che i morti sono quattro, senza però rivelare la loro identità, o spiegare se si tratti o meno di studenti. Come nulla si sa al momento sulla persona fermata. "Non vogliamo pregiudicare le indagini, hanno spiegato le autorità locali, parlando di un vero e proprio "incubo". La scena all'interno della scuola è stata definita "orribile".
Sul posto la polizia ha anche rinvenuto l'arma della strage. I testimoni raccontano di un fuggi fuggi generale al momento degli spari, con ragazzi, insegnanti e personale terrorizzati. Nel campus si trovano ogni giorno circa 900 studenti, che occupano due edifici. Il killer "ha sparato a due dei suoi fratelli in casa e poi si è diretto verso la scuola", ha raccontato alla Associated Press Kevin Janvier, padre di una delle vittime, Marie Janvier, insegnante di 23 anni. "Sono così triste - ha aggiunto l'uomo -. Non so se lo sparatore conoscesse mia figlia". Sconvolti i canadesi, per un episodio molto raro nel loro Paese, a differenza di quanto accade nei vicini Stati Uniti. Solo tre le sparatorie di massa tra il 2000 e il 2014. Ma la peggiore della storia del Canada risale al 6 dicembre 1989, quando un uomo sparò e uccise 14 studentesse con un fucile semiautomatico al Politecnico di Montreal.
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