Martedì 05 Novembre 2024

Razzo vicino ambasciata italiana a Kabul, due feriti

KABUL. Una fragorosa esplosione causata da un razzo è avvenuta oggi nei pressi del compound della Cooperazione italiana a Kabul e a 200 metri circa dall'ambasciata d'Italia, causando un incendio, accompagnato da una densa colonna di fumo, ed il ferimento di due guardie della sicurezza afghane. Lo scoppio, avvenuto attorno alle 21.30 locali (le 18 italiane) sulla Shash Darak Road, è stato rivendicato via twitter da «Habibullah Helal», su un account legato con i talebani dell'Emirato islamico, che ha chiaramente indicato che «l'obiettivo era l'ambasciata d'Italia». L'ambasciatore d'Italia in Afghanistan Luciano Pezzotti ha confermato all'ANSA che «siamo tutti salvi» e «stiamo bene». Ed ha poi sottolineato che «allo stato delle cose non abbiamo motivi per ritenere che si tratti di un attacco diretto contro di noi», visto che vicino si trovano il quartier generale della Nato e altre rappresentanze diplomatiche. «Ci sono stati effettivamente dei danni - ha detto ancora Pezzotti - ma una valutazione potrà essere fatta per ragioni di sicurezza solo nella mattinata di domani». La zona è stata immediatamente isolata dalle forze di sicurezza afghane, mentre sul posto sono giunti vigili del fuoco ed alcune ambulanze. Il capo della polizia criminale della capitale, Faridoon Obidi, ha precisato che «l'esplosione è stata frutto di un razzo», aggiungendo che «un secondo razzo è stato invece neutralizzato». Gli analisti locali hanno sottolineato come questo attentato sia avvenuto alla vigilia del secondo incontro quadripartito (Afghanistan, Pakistan, Usa e Cina) a Kabul per mettere a punto una roadmap che permetta l'avvio di colloqui di pace fra il governo ed i talebani afghani. Non è la prima volta che un ordigno esplode nell'area dove si trova la rappresentanza diplomatica italiana. Nel settembre 2011, nel corso di un attacco contro la 'zona verdè di Kabul, un razzo Rpg cadde vicino ad un muro esterno dell'ambasciata d'Italia. Il 17 settembre 2009, invece, in un attentato presso il Massoud Circle della capitale, morirono sei paracadutisti della Folgore. E il 26 febbraio dell'anno successivo, lo 007 italiano Pietro Antonio Colazzo fu ucciso nell'attacco di un commando ad un hotel della capitale.

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