BRUXELLES. Sono tre i 'covi' che gli attentatori di Parigi hanno utilizzato in Belgio per preparare gli attacchi. Lo fa sapere la procura. Uno a Bruxelles, a rue H. Bergé nel quartiere di Schaerbeek, un altro a rue du Fort a Charleroi e una casa a rue Radache ad Auvelais, provincia di Namur. Diversi media riportano oggi che Abaaoud, morto nell'assalto al covo di S.Denis, si era nascosto in una casa a Charleroi poco prima degli attentati.
Secondo il procuratore federale, l'appartamento di Schaerbeek è stato affittato sotto falsa identità, a nome di Fernando Castillo, l'1 Settembre 2015 e per un periodo di un anno. Nel covo è stato ritrovato materiale esplosivo, una bilancia di precisione, tracce dell'esplosivo artigianale TATP, cinture, uno schema disegnato a mano che rappresenta una persona con una cintura esplosiva. Inoltre, vi era un'impronta digitale di Salah Abdeslam e tracce di dna di Bilal Hadfi.
La falsa identità utilizzata per l'appartamento di Charleroi è quella di Ibrahim Maaroufi. E' stato affittato il 3 settembre 2015, per un anno anch'esso. Durante la perquisizione del 9 dicembre sono state trovate le impronte di Bilal e Abaaoud ma nessuna arma o esplosivo.
Infine, la casa di Auvelais è stato affittata per un anno il 5 ottobre 2015 a nome di Soufiane Kayal. Questa stessa falsa identità è stata utilizzata da una delle due persone prese da Salah a Budapest 9 settembre 2015, ha precisato il procuratore federale. Gli affitti sono stati tutti liquidati in contanti ai proprietari.
La procura inoltre fa sapere che prima degli attentati, in prossimità delle abitazioni di Charleroi e Auvelais, circolava la Seat Leon usata più avanti per commettere gli attacchi.
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