Lunedì 23 Dicembre 2024

Istanbul, un kamikaze dell'Isis si fa esplodere in piazza: strage di turisti tedeschi

ISTANBUL. Il terrore dell'Isis colpisce al cuore di Istanbul e fa strage di turisti tedeschi.  Erano passate da poco le dieci del mattino quando un kamikaze si è fatto saltare in aria a Sultanahmet, centro turistico sempre affollato di visitatori della Moschea Blu e di Santa Sofia, distanti solo poche decine di metri dal luogo dell'attacco. Un'esplosione fortissima, sentita anche a diversi chilometri di distanza, che ha ucciso 10 stranieri - tra cui almeno 8 tedeschi - e ferito altre 15 persone, di cui 12 tedeschi, un norvegese, un peruviano e un turco. Due di loro risultano in gravi condizioni.  Un colpo dritto all'anima turistica della città, che finora era stata risparmiata dagli attacchi dello Stato islamico. Per una tragica fatalità, il luogo dell'attentato è proprio a pochi passi dalla neobizantina 'fontana tedescà. Lì si trovava il gruppo di 33 turisti arrivati dalla Germania e diretti a una visita guidata al vicino Obelisco di Teodosio. Infiltratosi tra di loro, il kamikaze si è fatto saltare in aria.  Si tratta di un siriano di 28 anni, entrato di recente in Turchia. Gli investigatori lo hanno identificato esaminando i resti del suo corpo, fatto a brandelli dall'esplosione come quelli di molte delle vittime. I media locali fanno il nome di Nabil Fadli, un jihadista di origine saudite. Le indagini sono in corso alla ricerca delle «connessioni» che gli hanno permesso di agire. Solo pochi giorni fa gli 007 turchi avevano annunciato di aver sventato un attacco preparato dall'Isis nella capitale Ankara per la notte di Capodanno. Ma diversi rapporti di intelligence avevano evidenziato un livello di rischio alto anche per Istanbul.  Per la metropoli sul Bosforo, è stata una giornata ad alta tensione. Dopo l'attacco la zona è stata chiusa da un fitto cordone di polizia e i mezzi pubblici diretti in quella direzione bloccati a diversi chilometri di distanza. Una situazione tornata alla normalità solo dopo diverse ore, ma con un clima di preoccupazione che non abbandona le zone turistiche. Molte prenotazioni negli alberghi sono state già cancellate.  Dopo la strage di Suruc a luglio e quella del 10 ottobre alla stazione di Ankara, l'Isis ha alzato così il tiro e colpito il cuore simbolico della Turchia. Per il governo di Ankara i jihadisti hanno voluto colpire proprio l'inasprimento della sua battaglia al terrore. «La Turchia non arretrerà nella lotta all'Isis neppure di un passo», ha assicurato il premier Ahmet Davutoglu poco dopo aver telefonato alla cancelleria tedesca Angela Merkel per esprimerle le condoglianze e prometterle la massima collaborazione e condivisione dei risultati delle indagini. «Oggi è stata colpita Istanbul, Parigi è stata colpita, la Tunisia è stata colpita, Ankara è stata colpita. Il terrorismo internazionale mostra ancora una volta la sua faccia crudele e inumana. I terroristi sono nemici di tutte le persone libere e quindi di tutta l'umanità», ha detto Merkel.  La condanna dell'attacco è stata massima da tutte le cancellerie. «Non ci può essere giustificazione per tali attacchi. Tutti gli alleati della Nato sono uniti nella lotta contro tutte le forme di terrorismo», ha affermato il segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg. Le parole di cordoglio sono arrivate da tutto il mondo. Il presidente Sergio Mattarella ha inviato un messaggio ad Erdogan, mentre il premier Matteo Renzi ha espresso cordoglio e vicinanza alla cancelliera Merkel e ha spiegato: «L'attentato è una ferita fortissima a Istanbul, ma molti degli attentati nascono e crescono nel cuore dell'Europa».  

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