BAGHDAD. Cinque attentatori suicidi hanno attaccato oggi la base militare Camp Speicher, a nord di Baghdad, uccidendo almeno 15 membri delle forze di sicurezza e ferendone altri 22: lo scrive l'agenzia stampa Reuters sul proprio sito citando fonti della sicurezza. L'attacco è stato rivendicato dall'Isis. Intanto continua a salire la tensione tra sunniti e sciiti dopo che l'Arabia Saudita, bastione dell'Islam sunnita, ha annunciato ieri l'esecuzione di 47 persone indicate come "terroristi", tra i quali uno Sheikh sciita, Nimr al Nimr. Immediata la condanna degli sciiti, e in Iran la risposta è subito violenta, con l'ambasciata saudita a Teheran presa d'assalto da decine di manifestanti, che hanno lanciato bombe incendiare contro la rappresentanza diplomatica e l'hanno saccheggiata, prima di essere dispersi dalla polizia. Khamenei ha inoltre criticato il silenzio di coloro che si definiscono sostenitori della libertà, della democrazia e dei diritti umani e che allo stesso tempo sostengono il «regime» saudita, che uccide - ha commentato - gente innocente solo perchè viene da loro criticato: «Il mondo musulmano e il mondo intero deve sentirsi responsabile su questa questione», ha detto. L'Ayatollah ha quindi sottolineato che l'imam non aveva nè invitato la gente ad armarsi, nè aveva preparato complotti segreti: «L'unica cosa che ha fatto è stata quella di criticare pubblicamente» il governo. Gli Stati Uniti si dicono preoccupati - afferma un portavoce del Dipartimento di Stato -. La vicenda puo' esacerbare le tensioni settarie nella regione mediorientale. Per questo gli Usa fanno appello a tutti i leader dell'area perche' raddoppino gli sforzi per un allentamento di queste tensioni.