Le forze irachene dentro il bastione Isis, ma negli Usa cresce la paura di attacchi terroristici
BAGHDAD. Le forze irachene avanzano a Ramadi, ormai praticamente sotto controllo, e preparano l'offensiva finale per riconquistare la città chiave in mano allo Stato Islamico vicino a Bagdad. Un'offensiva attesa nelle prossime ore. I militanti dell'Isis cedono il controllo del Compound governativo e fuggono, dopo giorni di strenua resistenza, nel nord est di Ramadi con gli ostaggi che usano come scudi umani. L'avanzata irachena arriva mentre la tensione è alta in Occidente per il timore di attentati. L'allarme nelle capitali europee fa alzare la guardia anche negli Stati Uniti. L'allerta, poi smentita, era già scattata a New York nei giorni scorsi, quando sono iniziate a circolare informazioni su una "minaccia credibile" di attacco alla città. Le autorità sono intervenute per smorzare la paura, dicendo che al momento non c'è nulla di nuovo. Il timore riguarda in particolare la minaccia di attacchi, anche da parte di lupi solitari, durante i festeggiamenti per il nuovo anno, quando migliaia di persone scenderanno in piazza, a Time Square. Una piazza blindata con controlli rafforzati e agenti dislocati per minimizzare i rischi. La paura di attentati è tornata a salire con le minacce di Abu Bakr al-Bagdadi, tornato a farsi sentire con l'intensificarsi della campagna aerea della coalizione internazionale dopo gli attacchi a Parigi. Nel solo giorno di Natale sono stati condotti 17 attacchi contro l'Isis in Iraq e in Siria. Nel mirino tunnel e fabbriche di esplosivi per cercare di distruggere le risorse dei militanti. Attacchi che stanno aiutando l'avanzata a terra delle forze irachene a Ramadi, caduta nelle mani dei jihadisti nel maggio scorso. Da settimane le forze irachene cercano di farsi strada verso la città capitale della provincia di Anbar. L'offensiva per riconquistare la città va avanti da giorni, rallentata dalle mine disseminate dai militanti dell'Isis. Le forze irachene sono però riuscite a imporsi: dopo cinque giorni di battaglia per conquistare il centro della città sono riuscite a riprendere il controllo dell'ex compound governativo, nel quale si trovavano 200 militanti dell'Isis. "E' sotto il nostro controllo. Questo non significa che siamo entrati nel compound, significa che lo abbiamo circondato ed e' sotto il nostro controllo" afferma Mohammed Ibrahim, portavoce per l'Iraq della Joint Operations Command. L'obiettivo e' quello di una cerimonia con l'alza bandiera domani nel compound e la ripresa completa della città nei prossimi giorni. La riconquista di Ramadi sarebbe un buon segnale per la prossima battaglia per Mosul, la seconda maggiore città dell'Iraq e roccaforte dell'Isis nel paese.