MOSCA. Almeno 21 morti accertati, diversi dispersi e una ventina di feriti, diversi dei quali molto gravi, sono il bilancio provvisorio di un incendio scoppiato nella notte in un ospedale psichiatrico nella regione di Voronezh, nel sud-ovest della Russia. La notizia, diffusa dai media, confermata dal ministero dell'informazione russo. I vigili del fuoco, che sono riusciti ad avere ragione delle fiamme intorno alle 03:00 locali (l'una di notte in Italia), hanno messo in salvo almeno 51 pazienti della struttura psichiatrica, situata nel villaggio di Alferovka, circa 600 chilometri a sud di Mosca. Nell'edificio distrutto i pompieri hanno trovato 19 cadaveri, mentre altri due pazienti feriti sono morti in ospedale poco dopo il ricovero. Le cause dell'incendio, sul quale è stata aperta un'inchiesta, non sono ancora state chiarite. La Russia non è nuova a questo tipo di incidenti: nel 2006 45 donne morirono nel rogo di un istituto di recupero per tossicodipendenti, mentre nel 2007 in una casa di riposo a Krasnodar le vittime furono 63. Nel 2009 23 persone sono morte in una casa di riposo nella regione di Komi (nord-ovest). Nell'aprile 2013 nel nord-ovest russo sono morti 37 pazienti di un istituto psichiatrico. Ma non sono solo gli istituti di cura di epoca sovietica, spesso fatiscenti, a fare le spese delle fiamme: nel 2009 156 persone persero la vita nell'incendio di una discoteca a perm, in Siberia.