Mercoledì 18 Dicembre 2024

Obama prepara un'offensiva contro la diffusione di armi

NEW YORK. Barack Obama prepara una nuova offensiva contro la diffusione della armi da fuoco. La Casa Bianca sta infatti lavorando a un piano che prevede innanzitutto il varo di un decreto per espandere i 'background checks'. Si tratta dei controlli su chi vuole comprare una pistola o un fucile, per verificare se l'acquirente ha precedenti penali o soffre di disturbi psichici. A rivelarlo Valerie Jarret, uno dei più stretti consiglieri del presidente americano, deciso a dare un segnale forte dopo la strage di San Bernardino e alla vigilia della strage di bambini della Sandy Hook Elementary School di Newtown, in Connecticut, il 14 dicembre 2012. Mentre proprio il Connecticut si appresta a diventare il primo stato Usa a bandire la vendita di armi a chi si trova nella 'lista nerà dell'Fbi. Lo scoglio principale che gli esperti e i legali della Casa Bianca devono superare è mettere a punto un insieme di misure che possano essere attuate anche bypassando l'esame di un Congresso ostile. Ma Obama - raccontano nel suo entourage - nel suo ultimo anno da presidente sarebbe pronto portare avanti ad ogni costo e fino in fondo la battaglia con i repubblicani e contro la potente lobby delle armi. Una battaglia che si scontra anche contro gran parte dell'opinione pubblica americana che, nonostante le continue stragi, si mostra ancora contraria a qualunque stretta sulla vendita di armi, comprese quelle di tipo militare come i fucili d'assalto utilizzati in diverse sparatorie di massa. Quei fucili da guerra che Obama da tempo chiede di bandire dagli scaffali dei negozi o dei grandi magazzini. E il piano a cui sta lavorando la Casa Bianca prevede anche un maggior controllo su tutti i rivenditori. Dall'Arizona alla Florida, passando dallo stato di New York, però, sono in tanti gli esponenti delle stesse forze dell'ordine che si dicono contrari a una stretta sulle armi. L'ultimo caso quello di uno sceriffo di una cittadina del Texas, a poche decine di chilometri da Dallas, che sul suo profilo Facebook ha scritto rivolto al presidente Obama: «Cercare di disarmare gli americani provocherà una rivoluzione in questo Paese». Un avvertimento quasi shock per un responsabile delle forze dell'ordine, accompagnato tra l'altro da un appello alla popolazione ad armarsi. Il tutto in nome del secondo emendamento che - scrive lo sceriffo - non si tocca: è stato inserito nella costituzione per proteggere la gente dai criminali, dai terroristi e dall'ideologia radicale.

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