MOSCA. I missili Kalibr e i razzi da crociera A-101 «possono essere armati sia con testate convenzionali sia con testate speciali, cioè quelle nucleari. Certamente nulla di questo è necessario nella lotta ai terroristi, e spero che non sarà mai necessario». Lo ha dichiarato il leader del Cremlino, Vladimir Putin, discutendo ieri sera dell'operazione militare in Siria con il ministro della Difesa russo, Serghiei Shoigu.
Nel frattempo, nuove minacce di attentati terroristici in Tunisia sono annunciate in un video diffuso in rete da parte dello Stato Islamico. Nel video cinque uomini tunisini travisati, appartenenti ad un gruppo affiliato all'Isis denominato (wilayat) Al Barakah, rivendica l'attentato al bus delle guardie presidenziali del 24 novembre scorso e rivolge nuove minacce allo Stato tunisino, paventando attacchi al palazzo del governo della Kasbah e le carceri d'El Mornaguia e d'Erroumi al fine di liberare i detenuti. Chi governa democraticamente il paese viene definito «Taghout» (tiranno) mentre scorrono le immagini dell'attuale presidente della Repubblica, Bèji Caid Essebsi e del suo predecessore Moncef Marzouki. Alla fine del video è possibile vedere l'esecuzione per mezzo di un colpo di pistola alla testa, di un militare iracheno, catturato, indossante la tuta arancione tipica dei prigionieri di Guantanamo.
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