
NEW YORK. "Stiamo indagando sul caso come un atto di terrorismo". L'Fbi dopo due giorni di indagini, tenta di mettere un primo punto fermo sulla strage di San Bernardino, in California, costata la vita a 14 persone. E spunta la pista dell'Isis, con l'organizzazione del califfo che sul web ha manifestato il suo appoggio al massacro, sostenendo che l'attacco è stato condotto in nome della causa dello stato islamico.
Mentre gli investigatori rivelano che Tashfeen Malik, la donna del commando, aveva espresso sostegno al califfato in un messaggio su Facebook proprio nel giorno della strage, poco prima di cominciare l'attacco contro i dipendenti del centro sociale dove vengono assistite persone disabili.
Il "marchio" dell'Isis è giunto con un comunicato ufficiale attraverso Aamaq, il network di propaganda dello Stato islamico, lasciando intravedere clamorosi sviluppi nelle indagini. Nel frattempo scoppia la polemica per la decisione di far entrare le telecamere dentro la casa della coppia-killer, a Redland, con le indagini ancora in corso e il rischio che i giornalisti inquinino le prove su quella che dovrebbe essere considerata ancora una scena del crimine.
Secondo quanto riferiscono fonti investigative, Malik ha scritto il messaggio pro-Isis sul social media usando un account con uno pseudonimo dove esprimeva fedelta' al califfo Abu Bakr al-Baghdadi. Il messaggio è stato poi cancellato. I dettagli su cosa ci fosse scritto non sono stati resi noti e gli investigatori non hanno spiegato come siano arrivati a questa conclusione. Ma - precisano - la coppia potrebbe essere stata "ispirata" dallo Stato islamico, ma non "diretta", confermando in qualche modo che marito e moglie si erano radicalizzati.
I due non hanno lasciato alcuna rivendicazione, hanno eliminato l'hard disk dal computer di casa e i loro cellulari nuovi sono stati trovati distrutti. Inoltre, accanto all'arsenale trovato in casa dei killer (incluso 12 tubi bomba) la polizia ha recuperato copie di istruzioni su come fabbricare una bomba in casa, prese probabilmente dalla rivista online di al Qaida, 'Inspire'. Dopo i dettagli emersi su Farook e il suo passato, dal quale emergono alcuni viaggi in Arabia Saudita, gli investigatori stanno ora concentrando le indagini sulla moglie.
Malik, 27 anni, nata in Pakistan, è giunta in Usa nel 2014 con visto da fidanzata, sposandosi in un secondo momento con Farook in California. I due hanno avuto una bimba che ora ha sei mesi e che hanno affidato alla nonna poco prima di uscire di casa e compiere il massacro. Oltre all'arsenale, nell'abitazione della coppia sono stati ritrovati documenti distrutti, passaporti, carte di identità, il corano, foto e i giocattoli della bambina in un angolo. Tutto ripreso dalle telecamere dei media.
7 Commenti
Giuseppe
04/12/2015 18:02
i testimoni parlavano di 3 uomini bianchi, mentre la versione ufficiale invece accusa uomo e donna orientali. la statistica vuole che queste stragi di massa in Usa siano opera di bianchi possibilmente cristiani e suprematisti (basta vedere le statistiche Usa!), mentre la versione ufficiale tira in ballo fantomatici islamisti. la logica vuole che i disabili siano da sempre nel mirino dei neonazisti (hitler li considerava inferiori e non ariani e il nazismo li uccideva) quindi non credo ad una sola virgola della versione ufficiale.
Giuseppe
04/12/2015 18:02
ps: persino la professoressa Cossiga, figlia dell'ex presidente, non certo sospettabile di essere di sinistra, in un'intervista al giornale di sicilia ha dichiarato di non credere alla pista islamica e ha ricordato come le sparatorie in Usa non sono mai legate all'islamismo!
Giuseppe
04/12/2015 18:04
non c'e' rivendicazione, non c'e' movente, non c'e' lettera che spieghi il gesto, non c'e' nulla di nulla. solo messaggi non dimostrati che chiunque puo' scrivere sul web. la logica vuole che questa strage o e' l'ennesima tragedia della follia in un'america armata fino al collo, o e' una lite tra colleghi finita male, o e' terrorismo interno di matrice neonazista (i disabili sono da sempre bersaglio dei neonazisti e dei suprematisti bianchi)
everyphobic
04/12/2015 20:51
Caro Peppino, i tuoi suprematisti bianchi si chiamavano Syed Farook e Tashfeen Malik e pare che non fossero neanche cristiani. Deluso?
barbara
04/12/2015 23:43
il guaio è che non si ha la minima idea, di quanti elementi di questo genere sono in circolazione tra noi.
Stefano
05/12/2015 12:45
Secondo me il guaio è che, nonostante si uccida in nome di Allah e dell'Isis, c'è ancora gente che da la colpa ai "soliti" razzisti e cattivissimi occidentali (leggi commenti sopra).
nino48
05/12/2015 12:58
le religioni , prese sul serio e non per tradizione da festeggiare come matrimoni , battesini ecc. come quella cattolica , siccome credute verita assolute ...molto pericolose per gente frustrata o plagiata per convenienza ....
barbara
05/12/2015 23:05
Purtroppo, se ci si fa guidare ossessivamente da Ideali politici che sono in netto contrasto con la realtà, i guai sono grossi. Si nega la realtà, si mette magari in pericolo la nazione, i parenti e amici, pur di difendere l'indifendibile. Tragico!