BERLINO. I fiori per le vittime non possono più bastare, la Germania invierà i suoi Tornado contro l'Isis. La solidarietà alla Francia, nella prospettiva dei tedeschi, non può che significare un impegno diretto nell'intervento militare contro lo Stato Islamico in Siria. Di questo si è convinta negli ultimi giorni la cancelliera, che oggi ha deciso di inviare tornado di ricognizione, satelliti e una nave da guerra in aiuto alla guerra al terrore. Una svolta annunciata mentre a Londra, nella Camera dei Comuni, era in corso un difficile negoziato per David Cameron: il primo ministro britannico ha cercato infatti di ottenere il via libera all'allargamento dei raid della Raf alla Siria. Ma è stato lui stesso a far presente che «non si potrà votare fino a quando non emergerà una maggioranza chiara a favore dell'azione». L'epilogo non dovrà essere un «colpo pubblicitario» all'Isis, ha spiegato. E, per il risultato positivo che ha evocato, si dovrà attendere ancora. In questo scenario continua l'offensiva diplomatica di Francois Hollande, che oggi ha incassato a Mosca il sostegno di Putin. I due leader hanno concordato sulla necessità di una larga coalizione contro i jihadisti e «una più stretta cooperazione» fra chi è impegnato sul campo a combatterli. In sintesi, Mosca e Parigi condivideranno le informazioni militari sulle operazioni in Siria, anche se restano divise sul destino di Assad. In mattinata anche Matteo Renzi, a Parigi, aveva confermato l'impegno italiano nella guerra al terrorismo, ribadendo tuttavia che Roma non parteciperà ai bombardamenti. La svolta tedesca arriva dopo che la Germania ha insistito per giorni sulla necessità di una soluzione politica nel caotico teatro siriano. La cancelliera aveva però anche detto di attendere le richieste francesi, che sono arrivate ieri a Parigi, nella bilaterale in cui il capo dell'Eliseo ha chiesto apertamente alla Germania di impegnarsi di più. I tedeschi non bombarderanno la Siria. I Tornado - da 4 a 6 - messi a disposizione sorvoleranno l'area di crisi per fare foto e individuare obiettivi. Ma Parigi ha bisogno anche di questo. E in cambio si è già impegnata a dare una mano sul fronte profughi, che sta travolgendo i tedeschi. La Germania invierà inoltre una nave da guerra, che dovrà 'blindarè la portaerei francese Charles de Gaulle. In più almeno un aereo da rifornimento e satelliti di ricognizione. Per Berlino, si tratta della prima missione di guerra dai tempi dell'impegno in Afghanistan. «Ma l'intervento è necessario. Non possiamo stare a guardare mentre l'Isis si rafforza», ha insistito la Merkel. «Il nostro aiuto si basa su tre componenti: tutela, ricognizione e logistica», ha spiegato invece in uno statement la ministra della Difesa Ursula von der Leyen, apparsa davanti alle telecamere al fianco del ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier. Il governo è coeso, e adesso la missione tedesca dovrà essere approvata in Parlamento, dove non dovrebbero esserci difficoltà. Non sono ancora chiarissimi i tempi: si potrebbe immaginare un voto a gennaio. Berlino è inoltre alla ricerca di una base di stazionamento per i Tornado, a quanto trapela dalla Bundeswehr, e aprirà colloqui con la Turchia. L'intervento annunciato oggi è «un mix di solidarietà simbolica alla Francia e vero sostegno alla guerra contro l'Isis», ha scritto Spiegel on line, in un editoriale che approva la decisione come inevitabile.