NEW YORK. Facebook sospende temporaneamente il profilo di una donna dal nome Isis. Il social network si scusa e spiega che la sospensione è stata un "errore" nel processo con cui gli account falsi e offensivi vengono rilevati.
La donna, Isis Anchalee, è costretta a inviare a Facebook il proprio passaporto per consentire l'accertamento della sua identità. Facebook solo a quel punto l'ha riattivata fra gli amici.
La sospensione è stata innescata da alcune segnalazioni sull'account e l'errore di Facebook è stato non capire che le segnalazioni erano un falso. Isis peraltro è la forma greco-latina (e inglese) di Iside, la dea della fertilità nella mitologia egizia.
"Facebook pensa che io sia una terrorista. Sembra che mandare una foto del mio passaporto non sia sufficiente a sbloccare il mio account", questo il tweet scritto dalla ragazza. Il racconto su Twitter, diventato in pochi minuti virale, deve aver sbloccato la situazione tanto che Omid Farivar, ricercatore User Experience di Facebook, le ha risposto proprio con un tweet scusandosi per il disguido e promettendole che l'account sarebbe stato riattivato. E dopo un'ora Farivar le ha confermato, sempre su Twitter, che il profilo diIsis Anchalee era stato sbloccato. Il messaggio di Isis aveva ottenuto più di 1.500 retweet.
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