ISLAMABAD. Finora sono 28 i corpi senza vita estratti dalle macerie della fabbrica crollata a Lahore, nel Pakistan orientale, mercoledì scorso. Lo riferiscono i media locali.
Per il terzo giorno consecutivo anche oggi i soccorritori sono al lavoro per cercare di salvare eventuali superstiti, ma le speranze di trovare qualcuno vivo si stanno affievolendo con il passare delle ore.
Al momento del crollo, secondo il registro delle presenze dello stabilimento che produce sacchetti di plastica, c'erano 164 operai al lavoro. Oltre 80 persone sono state finora messe
in salvo, quindi si stima che circa 40 lavoratori siano sepolti sotto l'edificio di quattro piani che è completamente crollato.
È emerso, dalle testimonianze, che la struttura era stata danneggiata nel sisma del terremoto del 26 ottobre.
Il governatore del Pinjab, Muhammad Shehbaz Sharif, fratello del premier Nawaz Sharif, ha ordinato una inchiesta e disposto risarcimenti per le famiglie delle vittime.
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