NEW YORK. Pfizer si fa tentare dal Botox. E avvia trattative per una fusione con Allergan, dalla quale nascerebbe un colosso farmaceutico con una capitalizzazione di mercato da 300 miliardi di dollari. Le nozze catapulterebbero Pfizer-Allergan sopra Johnson & Johnson, la maggiore società farmaceutica al mondo con un valore di mercato di 277 miliardi di dollari.
Il matrimonio con Allergan consentirebbe ai manager di Pfizer di centrare il loro obiettivo, ovvero separare la società in due aziende. Allergan consentirebbe a Pfizer anche di accelerare la crescita, oltre che ridurre le aliquote fiscali che paga. Allergan ha infatti sede a Dublino, dove le imposte sono più basse che negli Stati Uniti. Il produttore del Botox paga infatti un'aliquota del 4,8% a fronte del 25,5. Pfizer ha cercato di acquistare AstraZeneca lo scorso anno, ma senza successo. L'intesa, come nel caso di Allergan, avrebbe consentito a Pfizer di spostare la propria sede oltreoceano e di pagare meno tasse, ma è stata frenata dall'opposizione del colosso inglese. La seconda casa farmaceutica americana ha cercato di acquistare anche Actavis, ma le trattative non si sono tradotte in un'intesa.
L'accordo con Allergan rischia di sollevare nuove polemiche sulle aziende americane che fuggono all'estero per pagare meno tasse. L'amministratore delegato di Pfizer, Ian Read, ha già definito lo scorso anno le accuse un 'teatrino politichè, mettendo in evidenza che Pfizer restava aperta a potenziali acquisizioni che le avrebbero consentito di risparmiare sulle tasse. L'intesa si inserisce anche nell'ondata di fusioni e acquisizioni nel settore farmaceutico, con anche Allergan protagonista con la vendita a Teva della divisione dei farmaci generici.
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