Lunedì 23 Dicembre 2024

Una pistola cade a terra e centra una bimba di 8 anni in testa: nuova tragedia delle armi negli Usa

PAULDING.  Una nuova tragedia legata alle armi da fuoco scuote gli Stati Uniti: questa volta è avvenuta in Georgia e la vittima è una bambina di 8 anni, morta a causa di un colpo di pistola, pare accidentale. Secondo quanto rivelato dalla polizia ai media statunitensi, l'episodio è avvenuto nella contea di Paulding, a nordovest di Atlanta, e la piccola è stata identificata come Sharia Lynch.  La madre, Marsha Lynch, ha raccontato che stava facendo la treccia alla figlia quando la pistola - senza sicura - è caduta a terra e un colpo ha centrato la bimba in testa, ferendo anche la donna ad una gamba. Gli investigatori continuano ad indagare sulla dinamica dell'incidente. Una scia di sangue inarrestabile. Sangue innocente di bambini uccisi per colpa delle armi da fuoco. Armi che in America mietono sempre più vittime tra i minori. Alimentando il dibattito tra chi vuole una severa stretta sulla loro diffusione e chi invece maggiori controlli non ne vuole proprio sapere. Non è solo la drammatica statistica delle sparatorie a scuola a far discutere. Ma anche quella - altrettanto drammatica - degli incidenti che accadono in casa, spesso per pistole o fucili lasciati incustoditi. Due gli episodi shock che si erano verificati nei giorni scorsi che indignano molti americani. A Chicago un bambino di 6 anni ha ucciso il fratellino di 3 mentre giocava a 'guardia e ladri', sparandogli con una pistola trovata in cucina, sopra il frigorifero, avvolta in un pigiama. Il padre,  proprietario dell'arma, è stato arrestato. Nelle stesse ore a Long Island, alle porte di New York, una ragazzina di 12 anni che stava tranquillamente in casa è stata uccisa da un proiettile esploso in strada e che, dopo aver attraversato la finestra, l'ha centrata in pieno alla testa. Molto probabilmente la bambina è la vittima accidentale di una sparatoria tra gang, con una caccia al killer che finora non ha dato esito. Le due tragedie di Chicago e New York arrivano tra l'altro quando ancora non si sono spente rabbia e commozione per quanto accaduto qualche settiamana fa in Tennessee, dove una bambina di 8 anni - colpevole di non aver voluto far accarezzare il suo cane - è stata uccisa nel giardino di casa da un colpo di pistola esploso da un ragazzino di 11 anni. L'arma era del padre del bambino ed era custodita in un armadio non chiuso a chiave. Dati alla mano - quelli ufficiali - il fenomeno è impressionante. Secondo una delle principali autorità sanitarie negli Usa (i Centers for Desease Control and Prevention) in America ben 69 bambini sotto i 14 anni sono morti nel 2013 a causa di incidenti legati alle armi da fuoco: colpi partiti per sbaglio, o pistole lasciate incustodite alla portata di minori. Di queste vittime 30 avevano meno di 5 anni. Numeri drammatici ma addirittura prudenti secondo le associazioni non governative, come la 'Everytown for Gun Safety', che parlano di almeno 100 vittime.  Secondo la denuncia del 'Law Center to Prevent Gun Violencè, infine, 27 su 50 stati Usa (più il Distretto di Columbia) hanno leggi che prevedono la responsablità penale di chi possiede armi, leggi che però hanno sostanzialmente fallito nel prevenire che un minore possa impossessarsi di armi da fuoco.

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