ZAGABRIA. La tragedia nella tragedia. Un bimbo afghano di 9 anni ha provato a togliersi la vita nel campo profughi croato di Opatovac. Stava disegnando in uno spazio dedicato ai giochi quando all’improvviso ha tirato fuori dalla tasca dei pantaloni una linguetta di una lattina e ha tentato di tagliarsi la gola. A denunciare la tragedia sfiorata è stata la rappresentante Onu Valentina Otmacic: “Non è riuscito a tagliarsi, in pratica non si è provocato danni fisici, ma aveva una borsa piena di pezzi di metallo e ha cominciato a gridare che voleva morire”. Il bimbo durante il viaggio ha perso la sorella, l’ultima parente rimasta: il padre e la madre, infatti, erano morti in Afghanistan. Il campo di Opatovac si trova vicino al confine con la Serbia e questa settimana sta ospitando circa 4mila profughi al giorno, tra cui 800 bambini.