IVOGINSK. Nel tempio di Ivoginsk, nell’estrema periferia russa, è conservato “il lama vivente”. I capelli crescono, il corpo ha la temperatura di 35,3 gradi e non è stato sottoposto ad alcuna procedura di imbalsamazione. Come riportato da lastampa.it, il corpo è del monaco Khambo Itighelov, rispettato Bancho Lama della comunità buriata che, nel 1926, invitò i suoi discepoli a lasciare il paese perché, disse, tutto il loro mondo stava per essere travolto. Lui tuttavia restò, salvo lasciare un anno dopo, questa Terra. Si congedò in modo composto, raccogliendosi nella posizione del loto, recitando le opportune preghiere e, semplicemente, smettendo di respirare. Tornerò, promise. E raccomandò di riesumare il suo corpo dopo una ventina d’anni. Così fu fatto. Ma le prime riesumazioni, condotte, pare, in tutta segretezza, in pieno regime, non furono divulgate, mentre quella del 2002 ha avuto una grande visibilità mediatica e anche un servizio fotografico, per attestare come a 75 anni dalla morte il lama fosse perfettamente integro. Imprecisati rapporti medici avrebbero accertato nel tempo che gli arti sono flessibili, la pelle è indistinguibile da quella di una persona viva, i capelli crescono, il corpo ha la temperatura di 35,3 gradi e non è stato sottoposto ad alcuna procedura di imbalsamazione. Insomma, un morto non morto, che continua la sua vita in un altro modo, un mistero, un miracolo e una grande attrazione per il monastero. Talvolta il lama viene esposto in occasione delle feste religiose e sì, è possibile vederlo, previa autorizzazione (è comunque vietato fotografarlo): chiuso in un piccolo tempio dedicato, il lama è lontano, piccolo e insondabile, protetto da una teca di cristallo. Una versione buddista del sempiterno mausoleo di Lenin a Mosca. Siede a gambe incrociate senza alcun sostegno, e ha la testa china e gli occhi chiusi. Dietro le palpebre nella luce debole della stanza sembrano intravedersi i bulbi oculari, la bocca é serrata. Anche Richard Gere, il buddista più glamour di Hollywood è venuto a vederlo, pare. Mentre il Dalai Lama è stato bloccato alla frontiera per evitare incidenti diplomatici con la Cina.