Venerdì 22 Novembre 2024

Pkk, indipendentisti curdi uccidono 15 soldati turchi

DAGLICA. Nel più sanguinoso attacco dopo la rottura - consumatasi a luglio - della tregua tra esercito turco e Pkk, indipendentisti curdi hanno ucciso 15 soldati turchi a Daglica, paesino di una provincia al confine con Iran e Iraq. Il bilancio dell'eccidio perpetrato domenica nella provincia di Hakkari non è stato confermato ufficialmente ed viene indicato in una rivendicazione del Pkk. L'attacco è stato denunciato però in un'intervista televisiva dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. La gravità è confermata dal fatto che Il premier Ahmet Davutoglu ha interrotto una visita a Konya, dove aveva assistito alla partita di qualificazione ai campionati europei di calcio tra Turchia e Olanda, per fare ritorno nella capitale Ankara in vista di una riunione straordinaria di sicurezza nazionale. Una massiccia operazione militare assistita da mezzi aerei è già stata lanciata sul luogo dell'attacco.  Secondo media locali, guerriglieri del Pkk hanno prima fatto esplodere alcune mine al passaggio di un convoglio di due mezzi blindati dell'esercito turco e poi hanno aperto il fuoco contro i soldati mietendo diverse vittime. Già nel 2007 Daglica era stato teatro di un attocco del Pkk in cui furono uccisi 12 soldi e altri otto rapiti. Gli scontri fra esercito e Pkk sono ripresi da metà luglio, dopo la rottura della tregua in vigore dal 2013, e da allora hanno già mietuto decine di vittime tra gli uomini della sicurezza. L'esercito ha replicato quasi colpo su colpo annunciando l'uccisione di centinaia di «terroristi» (814 solo nel mese seguito al 22 luglio). L'Associazione per i diritti umani (Ihd), tra le principali organizzazioni non governative del Paese, a fine agosto ha segnalato anche la morte di 47 civili. Il Pkk combatte da oltre tre decenni contro il governo reclamando una maggiore autonomia per i curdi ma è stato inserito nella liste delle organizzazioni terroristiche non solo da Ankara ma anche da Usa e Ue.  Sempre domenica due poliziotti turchi sono rimasti uccisi e altri tre feriti in scontri con sospetti membri del Pkk curdo nella provincia sudorientale turca di Diyarbakir. Un conflitto a fuoco è esploso dopo che le forze di sicurezza di Ankara erano intervenute nel distretto storico di Sur per coprire alcune trincee scavate da militanti dell'Ydg-h, gruppo armato giovanile del Pkk. Il governatore locale ha dichiarato un coprifuoco a tempo indeterminato e diverse persone sono state fermate.

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