PARIGI. «Ho chiesto al ministro della Difesa di organizzare da domani voli di ricognizione sulla Siria, in vista di eventuali raid contro lo Stato islamico». Lo ha annunciato all'Eliseo il presidente francese Francois Hollande. Il presidente francese, Francois Hollande, nel corso della grande conferenza stampa semestrale all'Eliseo, è tornato a sottolineare l'esigenza di «centri di registrazione per permettere l'iscrizione e l'identificazione» dei migranti che arrivano nel continente europeo. «Per chi è già arrivato e ha diritto d'asilo, ci sarà un meccanismo di ripartizione permanente e obbligatorio», ha aggiunto il presidente. Un intervento di terra delle truppe francesi «sarebbe non conseguente e irrealista» in Siria: lo ha detto all'Eliseo il presidente francese, Francois Hollande, escludendo questa eventualità. «Significherebbe - ha detto - trasformare un'operazione in una forza d'occupazione». «Abbiamo sempre detto che la soluzione non può passare con il mantenimento di Bashar al-Assad al potere in Siria»: è quanto ha ribadito il presidente francese, Francois Hollande, nel corso della conferenza stampa all'Eliseo. «Bashar Al Assad ha sparato sul suo popolo, ha usato armi chimiche, è lui che ha rifiutato ogni discussione», ha continuato Hollande, tornando a dire che «a termine Assad deve lasciare» il suo posto. «In Siria serve una soluzione. Ma non può passare da lui». «La Commissione europea proporrà una ripartizione di 120.000 profughi da accogliere nei prossimi due anni. Significa 24.000 per la Francia. E noi lo faremo»: lo ha detto il presidente francese Francois Hollande in apertura della conferenza stampa semestrale all'Eliseo. Hollande ha parlato della necessità di «far fronte all'afflusso dei profughi con umanità e responsabilità».