SYDNEY. Ancora un passo avanti dei neozelandesi nel laborioso percorso verso la scelta di una nuova bandiera nazionale - in sostituzione di quella adottata nel 1902, blu con il britannico Union Jack in alto a sinistra e la costellazione della Croce del Sud. La commissione di 12 esperti nominata dal governo ha presentato i quattro disegni scelti dalla 'short list' di 40 (anzi 39, perchè uno è stato squalificato per infrazione di copyright), selezionati fra gli oltre 10 mila proposti dal pubblico. Tre dei disegni scelti, in cui prevale a turno il nero, il blu o il rosso, sono dominati dalla felce argentata, simbolo delle nazionali sportive a partire dal rugby, favorito dal primo ministro John Key. Il quarto disegno mostra una versione in bianco e nero di un kori, altro famoso emblema neozelandese: un ricciolo di felce che si dispiega, simbolo di nuova vita e di crescita nell'arte e nei tatuaggi dei maori. Due delle tre bandiere con la felce raffigurano anche la costellazione della Croce del Sud. In nessuna compare il kiwi, tipico uccello senza volo, ritratto in molte delle 10 mila proposte originali, ma in nessuna delle 39 della short list. Gli elettori potranno scegliere una delle quattro bandiere in un referendum postale fra il 20 novembre e l'11 dicembre. Poi in marzo 2016, con un secondo referendum, sarà presa la decisione finale fra il preferito dei nuovi disegni e la bandiera esistente, retaggio del passato status di colonia britannica e criticata perchè quasi identica a quella australiana, che mostra cinque stelle anzichè quattro nella Croce del Sud. La Nuova Zelanda fa parte del Commonwealth e rimane una monarchia sotto la corona britannica e i sostenitori dell'attuale bandiera ricordano che i neozelandesi hanno combattuto e sono morti sotto di essa per generazioni. E affermano che il cambiamento sarebbe un disonore della loro memoria. I critici affermano invece che si confonde troppo facilmente con quella di altre ex colonie britanniche, in particolare con quella australiana, e sostengono che la presente bandiera dà esclusivo riconoscimento al retaggio culturale britannico, ignorando la popolazione maori e gli altri gruppi etnici presenti nella popolazione.