CITTÀ DEL MESSICO. La procura dello stato messicano di Sonora ha denunciato 16 persone con l'accusa di traffico di neonati dati in adozione. Secondo i media messicani, tra le persone indagate c'è Vladimir Arzate - vicedirettore di un organismo pubblico per la difesa «dei bambini e della famiglia» -, il quale è accusato di essere colui che identificava donne particolarmente vulnerabili (povere o con problemi di droga) per metterle sotto pressione perchè acconsentissero a dare in adozione i loro bebè. Secondo l'accusa Arzate, che è in stato di arresto, offriva poi i neonati a coppie che intendevano adottare e disposte a pagare tra 4.700 e 8.800 dollari per il neonato, cifra che arrivava a 20 mila dollari nel caso di genitori stranieri. A seguito di una denuncia anonima, la procura di Sonora, che si trova a ridosso della frontiera con gli Usa, ha quindi ordinato l'arresto di Arzata, accusandolo tra l'altro di «sottrazione e traffico di minori». La procura sta indagando la consegna per l'adozione dietro pagamento di sei bambini e tre bambine, senza escludere però che ci siano altri casi.