TIANJIN. Il premier cinese Li Keqiang ha reso oggi omaggio ai vigili del fuoco morti per domare le fiamme nel porto di Tianjin, dove mercoledi« scorso un'esplosione ha provocato la morte di almeno 114 persone. I dispersi sono 95, i feriti gravi una sessantina, secondo le ultime cifre diffuse dalle autorita» cinesi. Nel magazzino che è esploso erano custodite almeno 700 tonnellate di cianuro di sodio, un composto chimico esplosivo e altamente inquinante. Tra le vittime, 21 erano pompieri, in gran parte giovani sotto i 20 anni, e altri 85 vigili del fuoco sono tra i dispersi. «Sono eroi e meritano il rispetto di tutte la società», ha detto il premier, cercando di calmare le proteste di decine di familiari dei pompieri, giunti a Tianjin nei giorni scorsi. Negli ultimi giorni migliaia di cinesi sono intervenuti su Internet per denunciare l'incompetenza dimostrata dalle autorità locali nel far fronte al disastro e, soprattutto, nel non fornire tempestivamente informazioni alla popolazione. È salito ad almeno 114 morti il bilancio delle vittime dell'esplosione della scorsa settimana a Tianjin, nel nordest della Cina. Lo afferma l'agenzia Nuova Cina. I dispersi sono 70, in maggioranza vigili del fuoco. Dei morti identificati, 39 erano pompieri e cinque poliziotti. Anche la maggioranza dei dispersi sono vigili del fuoco. Negli ultimi giorni una cinquantina di genitori e parenti dei pompieri, alcuni dei quali giovanissimi, hanno inscenato manifestazioni di protesta per la sorte dei loro cari e per le scarse informazioni fornite dalle autorita« locali. I feriti ancora in ospedale sono centinaia, circa 60 dei quali sono in condizioni gravi, secondo fonti ospedaliere. Secondo la stampa locale (di proprietà dello stato), il deposito conteneva 700 tonnellate di cianuro di sodio, 70 volte di più di quello che avrebbe dovuto contenere. Le autorità stanno cercando di portar via la sostanza. Il cianuro di sodio è tossico e può formare un gas infiammabile a contatto con l'acqua. Sabato famigliari dei pompieri dispersi si sono presentati a una conferenza stampa delle autorità, chiedendo informazioni sui loro cari. L'esplosione di mercoledì 12 agosto è avvenuta dopo 40 minuti dalla segnalazione di un incendio nel deposito e dopo che numerosi pompieri erano accorsi sul posto e presumibilmente avevano gettato acqua sulle fiamme. Sabato un uomo di 56 anni è stato ritrovato vivo sabato dentro un container dai soccorritori. Secondo i media locali domenica rimane in condizioni critiche. Le autorità di Tianjin hanno reso noto di aver rilevato sabato in due punti la presenza di cianuro di idrogeno, un gas tossico. Nella serata dello stesso giorno la contaminazione non è stata più rilevata. Le autorita' cinesi hanno ordinato sabato l'evacuazione di tutti coloro che si trovano nel raggio di tre km dal luogo dove si e' verificata l' esplosione che ha causato la morte di 112 persone a Tianjin, nel nord della Cina. Non sono state fornite spiegazioni ma secondo alcuni media cinesi nella zona dell' esplosione l' aria e' inquinata da una forte quantita' di cianuro di sodio, sostanza che si incendia a contatto con l'acqua. La presenza di questo e di altre sostanze chimiche velenose nel magazzino nel quale si e' verificata l' esplosione era stata denunciata da Greenpeace Asia e da alcuni mezzi d' informazione. Intanto, nella zona continuano i roghi e sono state avvertite anche alcune esplosioni. Si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare nelle prossime ore, dato che centinaia di persone sono ancora ricoverate negli ospedali della città'. La polizia e reparti dell' esercito controllano l' accesso alla zona dell' esplosione ed elicotteri la sorvolano in continuazione. Intanto, familiari dei vigili del fuoco dispersi dopo le esplosioni e l'incendio hanno interrotto una conferenza stampa delle autorità, chiedendo notizie dei propri cari. I funzionari avevano appena comunicato che il bilancio delle vittime è salito a 85, tra cui 21 pompieri. Altri pompieri sono considerati ancora dispersi. Un totale di 720 persone sono rimaste ferite nella serie di esplosioni iniziate con un incendio in un magazzino di container. Le autorita' di Tianjin hanno affermato che non e' stato ancora possibile stabilire quali materiali fossero custoditi nel magazzino la cui esplosione ha causato la morte di almeno 50 persone, mentre i feriti sono più' di settecento. Un alto funzionario della municipalità', Gao Huaiyou, ha precisato in una conferenza stampa che sono state rilevate "differenze significative" tra le carte della dogana e quelle della compagnia proprietaria del magazzino, la Ruihai International Logistic. Da ieri sera, 200 specialisti dell' esercito sono sul posto ma non hanno resi noti i risultati delle loro ricerche. L'esplosione e' avvenuta nel quartiere di Tanggu, che si trova nelle vicinanze del porto della metropoli, che e' uno dei più' grandi della Cina e tra l' altro serve la capitale, Pechino, distante circa 120 km. Gao ha chiarito che nessun materiale puo' essere tenuto nei magazzini per più' di 40 giorni. Il deposito nel quale si e' sviluppato l' incendio che ha poi causato l' esplosione, ha aggiunto, era "adatto" a contenere materiali chimici infiammabili. Secondo Greenpeace Asia il magazzino conteneva cianuro di sodio, toluene disocianato e carburo di calcio, tutti materiali esplosivi e pericolosi per la salute se dispersi nell'aria e nell'acqua. Un vigile del fuoco è stato tratto in salvo dopo 32 ore dalle esplosioni a Tianjin. Lo ha riferito l'agenzia cinese Xinhua. Nella zona interessata i soccorsi sono ancora alle prese per spegnere definitivamente i focolai di incendio nei pressi di sostanze chimiche potenzialmente pericolose. Greenpeace Asia ha lanciato l' allarme sulla situazione dell' aria e dell' acqua a Tianjin, la metropoli cinese dove la notte scorsa una serie di esplosioni in un magazzino di materiale chimico ha provocato la morte di almeno 44 persone. Secondo il governo locale le analisi eseguite nella tarda mattinata di oggi non hanno rilevato tracce di inquinamento causato dall' esplosione. L'ospedale della città ha riferito di aver accolto tra le 300 e le 400 persone, molte delle quali sono gravi. Almeno altre 50 sono state portate all'ospedale della vicina Taida, ma molti altri sono attesi. Tra i feriti ci sono anche quattro vigili del fuoco, mentre altri due risultano dispersi. Testimoni hanno raccontato uno scenario apocalittico: al momento dell'esplosione la terra tremava con violenza, come anche le automobili e gli edifici, che secondo i media locali presentano profonde crepe e vetri rotti. Diverse torri sono rimaste senza luce elettrica, sono stati danneggiati i binari della metropolitana. La gente ha cominciato a scappare ed i residenti hanno abbandonato le proprie case scendendo in strada. Le fiamme hanno prodotto una nuvola di fumo di decine di metri.