ROMA. Un ATR42-300 della compagnia indonesiana Trigana Air Service è scomparso oggi dai radar dopo soli 33 minuti di volo. È sparito con i suoi 49 passeggeri e i suoi cinque membri d'equipaggio, senza che nessuna richiesta d'aiuto arrivasse dalla cabina di pilotaggio. È finito, secondo quanto ha detto il ministro dell'Interno alcune ore dopo citando il racconto di alcuni abitanti di un'impervia regione, contro una montagna nella zona degli altopiani di Bintang. Il volo interno IL267 da Jayapura, capoluogo della provincia indonesiana di Papua, a Oksibil, nel sud, sarebbe dovuto durare meno di un'ora. Ma dopo 33 minuti la torre di controllo ha perso ogni contatto e i radar non hanno più ricevuto alcun segnale. La zona sorvolata dall'aereo è un susseguirsi di montagne, giungla, precipizi e foresta spesso impenetrabile. In quel momento le condizioni meteo erano pessime, con pioggia battente, forti venti e nebbia. Il responsabile dei servizi di soccorso e ricerca di Papua, Susanto, ha riferito di aver inviato un velivolo e più di 150 soccorritori ai quali alcuni abitanti di Okbape, un remoto villaggio del distretti di Bintang, hanno raccontato di aver visto l'aereo volare «piano» prima di andare a schiantarsi contro la montagna. Nella conferenza stampa tenuta nella notte, a ricerche sospese a causa del buio e dell'aumentato maltempo, Susanto ha anche dichiarato che i soccorritori cercheranno di avvicinarsi al luogo d'impatto indicato domani mattina all'alba. Non posso fornire nessun dettaglio, ha detto, fino a quando le squadre di soccorso non avranno raggiunto l'area dello schianto. Tra i 49 passeggeri dell'ATR42-300, tutti di nazionalità indonesiana secondo i media locali, c'erano anche cinque bambini tra cui due neonati. Difficile sperare che qualcuno possa essersi salvato, considerato che di alcuni aerei caduti anni fa nella zona non sono mai stati ritrovati neppure i rottami. Secondo un esperto dell'aviazione indonesiana, Papua è un luogo particolarmente pericoloso per gli aerei sia per la sua conformazione geografica fatta di montagne e gole impervie ricoperte da una impenetrabile vegetazione tropicale sia per i repentini cambiamenti meteorologici. «Posso affermare - ha detto alla Ap Dudi Sudibyo - che un pilota capace di volare qui è in grado di farlo in qualunque parte del mondo». L'Indonesia, con le sue 17.500 isole e i suoi 250 milioni di abitanti, è uno dei mercati asiatici in maggiore espansione nell'ambito dei collegamenti aerei ma, come più volte denunciato nell'ultimo decennio, l'addestramento di piloti e controllori di volo e l'assunzione di un numero adeguato di meccanici qualificati non procede di pari passo con il moltiplicarsi delle rotte e dei voli. Da ciò, insieme alla scarsa manutenzione degli aerei, il tragico aumento degli incidenti.