BANGKOK. Un attivista fedele al governo thailandese deposto dal golpe è stato condannato oggi a trenta anni di reclusione per lesa maestà, in relazione a sei messaggi su Facebook considerati offensivi verso la monarchia. Il verdetto, emesso oggi da una corte militare di Bangkok, rappresenta la più pesante condanna mai emessa in Thailandia per tale crimine.
Pongsak S, un agente di viaggio in passato aveva partecipato a diverse manifestazioni delle «camicie rosse» fedeli all'ex premier Thaksin Shinawatra, era stato arrestato otto mesi fa per i suoi post. La pena originaria era di dieci anni per messaggio,per un totale di sessanta anni. Ma come è di prassi in questi casi, il giudice ha dimezzato la pena in seguito all'ammissione di colpevolezza da parte del condannato. Dal colpo di stato del maggio 2014, quella di oggi rappresenta la 23esima condanna per lesa maestà. Il provvedimento, presente da decenni nel codice penale thailandese, è stato applicato con crescente severità negli ultimi anni, proprio in coincidenza con l'acuirsi delle divisioni sociali e politiche nel Paese. Tipicamente, i condannati sono sostenitori dell'ex premier Thaksin.
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