ROMA. È di oltre «260 terroristi uccisi» il bilancio di una settimana di raid aerei turchi contro il Pkk. Lo riferisce Hurriyet, citando fonti militari. Secondo il quotidiano ieri 28 F-16 di Ankara hanno colpito 65 obiettivi. I media curdi, dal canto loro, parlano di un nuovo raid oggi sulle montagne di Qandil, al confine con l'Iraq: 8 i civili uccisi. «Oltre 260 sospetti militanti del Pkk sono stati uccisi dall'inizio delle operazioni militari il 24 luglio», afferma l'agenzia ufficiale Anadolu, citando fonti della sicurezza. I feriti sono «quasi 400», tra i quali «Nurettin Demirtas, fratello del copresidente del HDP - il partito filo curdo - Selahattin Demirtas». Ieri «gli obiettivi colpiti sono stati 65», mentre due giorni fa «oltre 80 caccia militari hanno colpito più di 100 obiettivi all'interno e all'esterno della Turchia». Le operazioni contro il Pkk «continueranno». E secondo i media curdi, i raid sono stati effettuati anche oggi: «Stavamo dormendo quando i caccia turchi hanno colpito il nostro villaggio», dice Ismail Abdula Ghader, uno dei civili rimasti feriti nella regione delle montagne di Qandil, nel Kurdistan, che abbracciano Turchia, Iraq e Iran. «I caccia hanno bombardato le nostre case, uccidendo 8 civili», prosegue il testimone. I media curdi pubblicano le foto degli edifici distrutti.