NEW YORK. I Boy Scouts of America (Bsa) cambiano, in quella che è una vera e propria rivoluzione. Il consiglio esecutivo dell'associazione mette fine al divieto di avere adulti leader e dipendenti apertamente gay. La decisione, approvata con 45 voti a favore e 12 contrari, ha effetto immediato.
«Per troppo tempo questo tema ha diviso e distratto. Ora è il momento di essere uniti nella condivisa convinzione della straordinaria forza per il bene degli Scout», afferma il presidente dell'associazione, l'ex segretario alla Difesa Robert Gates.
Proprio Gates aveva aperto la strada alla svolta lo scorso maggio, definendo il divieto insostenibile e potenziale oggetto di azioni legali che i Boy Scout avrebbero quasi di sicuro perso. In base alle nuove norme, a potenziali dipendenti dell'organizzazione nazionale non può più essere rifiutata una posizione per l'orientamento sessuale. E i leader gay che erano stati rimossi per il divieto avranno l'opportunità di ripresentare la domanda.
Nel 2013 dopo un acceso dibattito i Bsa avevano deciso di consentire ai giovani gay di essere scout, ma la svolta non aveva riguardato i leader. Il divieto per capi apertamente gay era rimasto in vigore. Ora è crollato, anche se viene consentito agli scout appoggiati dalla chiesa l'esclusione per motivi religiosi. I cattolici così come i mormoni e i battisti si sono dichiarati preoccupati per la fine del divieto e la rassicurazione dell'esclusione per motivi religiosi non ha tranquillizza.
«Mi è difficile credere che, nel lungo termine, i Boy Scout consentiranno ai gruppi religiosi la libertà di scegliere i loro leader», afferma il reverendo Russell Moore, presidente delle Convenziona etica battista. «Negli ultimi anni ho visto un raffreddamento di parte delle chiese battiste sugli Scout. Questo probabilmente trasformerà il raffreddamento in gelo», mette in evidenza Moore.
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