SIRIA. Jet turchi alzatisi in volo da una base nel sud-est del paese hanno attaccato obiettivi dell'Isis al confine con la Siria per la seconda notte consecutiva. Lo hanno riferito alcuni mezzi di informazione turchi. Gli aerei da combattimento turchi hanno anche colpito campi dei militanti curdi del PKK nel nord dell'Iraq. Non c'è stata un'immediata conferma ufficiale degli attacchi, riferiti dalla televisione statale turca TRT e da altri media. Se confermati, sarebbe la prima volta che la Turchia colpisce i curdi nel nord dell'Iraq da quando nel 2013 venne annunciato un accordo di pace tra Ankara e il gruppo ribelle, il Kurdistan Workers' Party, o PKK. L'agenzia di informazione privata Dogan ha scritto che i jet turchi hanno colpito strutture di addestramento del PKK, rifugi e batterie contraeree nel nord dell'Iraq. Le tensioni tra Ankara e i curdi erano salite nei giorni scorsi dopo l'attentato suicida dell'Isis lunedì a Suruc, nel sud-est della Turchia. I guerriglieri curdi rimproverano al governo turco di non combattere i terroristi dello Stato islamico. Mercoledì scorso poi, il Pkk si era assunto la responsabilità dell'uccisione di due agenti di polizia turchi vicino all'importante città curda di Sanliurfa, nei pressi del confine con la Siria. In altri attacchi messi in atto dai curdi, sette ufficiali di polizia erano rimasti feriti a causa di una piccola bomba scagliata da sospetti militanti del PKK contro una stazione di polizia a Bismil, vicino alla principale città curda di Diyarbakir, secondo quanto riportato ancora dall'agenzia Dogan. Gli assalitori avevano anche lanciato un altro piccolo ordigno contro un mezzo della polizia a Semdinli, vicino al confine con l'Iraq. Gli attacchi della Turchia contro le posizioni dell'Isis erano cominciati ieri dopo l'attentato suicida di Suruc e l'uccisione di un soldato turco in un'imboscata dello Stato islamico. Tre F-16 avevano colpito obiettivi dell'Isis tra cui due centri di comando e un punto di raccolta vicino al confine turco con la Siria. E parallelamente il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, aveva confermato di aver concesso agli Usa di utilizzare la base di Incirlik, nella provincia meridionale turca di Adana, per condurre operazioni militari contro l'Isis «entro certe condizioni». La Turchia conferma la seconda notte di raid contro l'Isis in Siria e l'attacco a militanti curdi nel nord dell'Iraq, il primo dalla tregua con i ribelli del Pkk siglata nel 2013. I jet hanno colpito - spiega una nota del governo di Ankara - rifugi del Pkk, bunker, depositi e altre strutture «logistiche» in aree mirate, inclusi i monti Qandil dove ha sede il comando Pkk. Non sono stati invece specificati gli obiettivi Isis colpiti in Siria.