ROMA. Due camion bomba dell'Isis sono esplosi contro checkpoint curdi vicino alla città siriana di Tel Abyad, lungo il confine con la Turchia. Lo riporta il quotidiano turco Hurriyet Daily.
Intanto il governo turco ha deciso di dare il via a nuovi raid, il terzo in Siria e il secondo in Iraq, contro obiettivi dell'Isis e del Pkk. Lo ha annunciato il premier turco Ahmet Davutoglu in una conferenza stampa in Turchia secondo quanto riporta Hurriyet Daily News
La Turchia ha "violato il cessate il fuoco". Lo ha detto un portavoce del Pkkin Iraq, Zagros Hiwa, sottolineando che l'attacco della notte scorsa probabilmente segnerà la fine degli accordi di pace. Il Pkk sta valutando i danni dei raid anche se al momento non risulterebbero esserci vittime, ha aggiunto la fonte Per la seconda notte consecutiva i jet turchi hanno attaccato obiettivi dell'Isis al confine con la Siria. Colpiti anche campi dei militanti curdi del Pkk nel nord dell'Iraq.
E' la prima volta dal 2013, da quando cioe' era stata firmata una tregua tra Ankara e i ribelli curdi, che si verifica un attacco al Pkk. Le tensioni di Ankara con i curdi sono salite nei giorni scorsi dopo l'attentato suicida dell'Isis lunedi' a Suruc, nel sud-est della Turchia. I guerriglieri curdi rimproverano al governo turco di non combattere i terroristi dello Stato islamico. Mercoledi' scorso il Pkk si e' assunto la responsabilita' dell'uccisione di due agenti di polizia turchi vicino al confine con la Siria.
Aerei da guerra di Ankara hanno colpito obiettivi dell'Isis oltre il confine con la Siria. L'emittente Trt afferma che quattro jet sono decollati dalla base aerea sudorientale di Diyarbakir e hanno sparato missili contro obiettivi Isis nel villaggio siriano di Havar, oltre il confine della provincia turca di Kilis. Secondo la tv di Stato, gli aerei non hanno violato lo spazio aereo siriano. Nei raid sono stati uccisi almeno 35 militanti dell'Isis. Lo riferiscono i media turchi anche se la notizia non è stata confermata da fonti ufficiali. Dei raid la Turchia ha informato il regime di Assad. Lo riferisce il quotidiano turco Radikal.
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