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Minacce a Roma e Milano attraverso il web: arrestati due sostenitori dell'Isis

Le indagini hanno permesso di accertare che gli indagati svolgevano continuativa attività di istigazione pubblica in rete

ROMA. E' in corso in Lombardia, dalle prime ore del mattino, un'operazione della Polizia di Stato contro il terrorismo internazionale che ha portato ad arresti e perquisizioni.

La Polizia di Stato di Milano sta eseguendo a Brescia un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone accusate di associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico.

Le indagini, condotte dagli uomini della Digos e del servizio Polizia postale, hanno permesso di accertare che gli indagati, sostenitori dell'organizzazione terroristica Isis, svolgevano continuativa attività di istigazione pubblica in rete.

I due arrestati dalla Polizia di Milano, un tunisino e un pakistano, aveva creato l'account
twitter 'Islamic_State in Rom' e progettavano azioni terroristiche. Sulla piattaforma - spiegano gli investigatori - messaggi minacciosi a firma Islamic State: sullo sfondo alcuni
luoghi simbolo, a Roma e Milano.

«Siamo nelle vostre strade. Siamo ovunque. Stiamo localizzando gli obiettivi, in attesa dell'ora X». Questi alcuni dei messaggi, in italiano, arabo e francese, su foglietti tenuti in mano e, sullo sfondo, luoghi simbolo come il Colosseo, il Duomo o la stazione di Milano.

Immortalati anche mezzi della Polizia di Stato e della Polizia locale, fermate della metropolitana, tratti autostradali e bandiere dell'Expo.

Il pakistano e il tunisino arrestati parlavano tra loro in italiano, non avendo un'altra lingua comune in cui esprimersi. È quanto emerge dalle indagini, che si sono avvalse anche di intercettazioni, coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli e dal pm Enrico Pavone.

Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip Elisabetta Meyer. I due avevano i documenti in regola e vivevano in Italia da anni e in particolare nel Bresciano, a Manerbio.
Uno dei due risulta residente a Milano ma è domiciliato nella cittadina in provincia di Brescia.

Le foto con messaggi minacciosi a firma 'Islamic Statè sullo sfondo di alcuni luoghi-simbolo italiani, a Roma e Milano, che i due avrebbero fatto circolare su un profilo twitter, erano già emerse circa tre mesi fa, a fine aprile.

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