ATENE. Se non si arriverà all'accordo negli ultimi cinque giorni concessi dall'Eurozona, Atene "andrà in bancarotta ed il suo sistema bancario sarà insolvente". Ma non è l'unica preoccupazione. I rischi connessi alla Grexit sono anche di carattere geopolitico. E la Nato è apertamente "preoccupata". Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha sottolineato i rischi, commentando il comunicato dell'ultimatum concordato nel vertice. "Di sicuro l'effetto più doloroso" del fallimento "sarà per il popolo greco, ma non ho dubbi che questo colpirà tutta l'Europa anche in senso geopolitico. Se qualcuno ha qualche illusione che così non sarà, è un ingenuo". Mettendola in politica, ieri a Strasburgo il presidente del Ppe Joseph Daul ha espresso così i suoi sospetti: "Non voglio più sentir parlare di greci. Ho fatto tutto quello che potevo fino a lunedì, ma è chiara la volontà di Tsipras di uscire dall'euro, dall'Europa e dalla Nato. Vogliono uccidere l'euro... Questo è comunismo duro e puro, è inutile discutere". Sede di tre basi Nato, la Grecia è strategicamente indispensabile per l'Alleanza Atlantica. Prima del nuovo corso di rafforzamento delle capacità di risposta rapida varato con il vertice in Galles "in risposta all'atteggiamento aggressivo della Russia in Ucraina", la Grecia era insieme alla Turchia il punto di osservazione più avanzato tanto verso est quanto verso sud. Ruolo strategico che probabilmente spiega anche l'insistenza del presidente Obama a favore del salvataggio. La sola ipotesi della Grexit già la settimana scorsa ha spinto il segretario generale Jens Stoltenberg ad esprimere apertamente "preoccupazione per la crisi di bilancio e del debito" della Grecia. Che finora, assieme alla Gran Bretagna, è stato il paese europeo che ha rispettato l'impegno di destinare il 2% del pil alle spese militari. La Nato "segue molto da vicino la situazione" e "spero che sia possibile trovare una soluzione" ha detto il norvegese da Bucarest nei giorni scorsi. "La Grecia - aveva aggiunto - e' un alleato fedele e impegnato. Conto sulla Grecia anche per il futuro. Il governo greco e diversi suoi ministri hanno sottolineato svariate volte che mantengono i loro impegni nell'Alleanza. Questo e' un bene per la Grecia ed e' un bene per la Nato".