ATENE. La Grecia vota: seggi aperti dalle 7 alle 19 (le 18 in Italia) per consentire ai cittadini di esprimere il loro parere nel cruciale referendum indetto dal premier Alexis Tsipras sulle proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese.
Un voto che vede il Sì e il No sostanzialmente alla pari nei sondaggi, con il risultato più incerto che mai. Le prime proiezioni attendibili sono attese attorno alle 20 italiane. Già in mattinata si registravano file ai seggi in tutta la Grecia, ma nessun problema particolare nelle operazioni, mentre molti leader di entrambi gli schieramenti hanno già votato. Tra loro Tsipras, che è giunto giunto al suo seggio elettorale di Kypseli (Atene), accolto da una folla enorme di giornalisti e curiosi. Camicia bianca, sorridente, il primo ministro ha detto dopo aver votato che "oggi è un giorno di festa, perché la democrazia è una festa...non si può ignorare la decisione di un popolo. Da domani apriamo la strada per tutti i popoli d'Europa. Oggi la democrazia batte la paura. Sono molto ottimista". Poco dopo, su twitter, il premier ha aggiunto: "Oggi la democrazia prende una decisione per un futuro migliore per tutti noi, in Grecia e in Europa".
Il ministro delle finanze Yanis Varoufakis ha votato a Faliro, sulla costa ateniese, anche lui accolto da una grande folla. "E' una celebrazione della democrazia - ha dichiarato - Gli enormi fallimenti dell'Eurogruppo hanno portato a un ultimatum al quale la gente non ha potuto rispondere. Oggi può dare la sua risposta".
Al voto anche il presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos e esponenti di primo piano del fronte del Sì, come l'ex premier Kostas Karamanlis (a Salonicco), e i leader di Potami, Stavros Theodorakis, e del Pasok Fofi Gennimatà. La presidente socialista, dopo aver votato ad Atene ha dichiarato: "E' il momento della decisione e della responsabilità. Vogliamo un accordo che funzioni. Mandiamo un forte Sì in Grecia ed Europa". Ha votato anche il leader di Nea Dimokratia Antonis Samaras, che votando a Pylos vicino Kalamata ha ripetuto "I greci decidono il futuro del Paese. Sì alla Grecia, sì all'Europa”
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